sabato 12 ottobre 2013

La dimora del tempo perduto, di Renzo Montagnoli


                                                                      Foto da web

La dimora del tempo perduto

di Renzo Montagnoli

 

 

Gracchiano stanchi orologi

trascinano il tempo

con sghembe lancette

senza albe e tramonti

né notti né giorni

 

Son mura scrostate

mattoni sbrecciati

ragnatele ogni dove

nella dimora del tempo perduto

 

Lì assopiti,

inermi e sconfitti,

stanno quei sogni

che fulgidi e gioiosi

sono pian piano intristiti

compagni di giorni di luce

sprofondati nel grigio

d’una vita oscura

e senza bagliori

 

Non son morti

sono ombre fugaci

che stan lì a ricordare

fallimenti e sconfitte

ideali spezzati

tutto quel che resta

d’un sogno più grande

di vincer la morte

lasciando dei segni

negli anni a venire.

 

Da Lungo il cammino

 

 

La colonna sonora:

 

 


 

 

4 commenti:

  1. Mi piace l'immagine dei nostri sogni sopravvissuti come ombre fugaci tra le ragnatele e i muri sbrecciati dal tempo: tanta malinconia.
    ciao
    franca

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  2. Poesia malinconica, ma che è anche molto bella.

    Agnese Addari

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  3. Il tempo che viviamo ci porta a fare dei bilanci, questa è la prima riflessione che mi viene da fare dopo la lettura. C'è tanta consapevolezza in questo bel testo, anche malinconia, eppure, in fondo, si percepisce la volontà di salvare comunque una parte dei sogni che hanno alimentato la giovinezza.
    Buona serata.
    Piera

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