Monumento
ai caduti
di
Renzo Montagnoli
Al
mio paese, vicino alla piazza,
ma
non in mezzo
perché
il ricordo potrebbe rattristare,
ci
sta un bronzeo monumento ai caduti
un
fante impetuoso all’attacco
nell’atto
di lanciare una granata.
Quando
il comune intese farlo
pensava
anche di mettere con lapide
i
nomi dei caduti di due guerre
ma
così il conto lievitava
e i
fondi eran già pochini
tanto
che salomonicamente si risolse
con
una dedica di un sol rigo:
ai
caduti del paese in tutte le guerre.
Saggia
decisione per non dover
tornare
in argomento
semmai
due guerre non fossero bastate
a
ferire profondamente il mio paese,
ma
avrei preferito ci fosse scritto solo
Ai
caduti d’ogni guerra
ai
nostri, a quelli dell’Italia
e
di ogni altra nazione, anche nemica,
con
sotto una piccola postilla:
“monito
affinché altre non vi siano”.
E’
certo poca cosa per scongiurare
sanguinosi
e tragici conflitti
ma
lo farei leggere ai bambini delle scuole
spiegando
loro che in guerra
non
c’è onore, ma solo orrore
che
tanti ne son morti
al
suono di fanfare
e
che quella corona che il IV novembre
lì
si depone per ricordare una guerra vinta
è
frutto di retorica abitudine
un
insulto alla memoria
di
giovani immolati sul campo di battaglia
che
solo chiedevano di vivere
mentre
a loro fu invece imposto di morire.
Da La
pietà
La colonna sonora, uno stupendo
adagio:
Malinconico e anche ironico questo testo dedicato ai Caduti. Il fatto è che l'inutile morte di tanti non serve da monito, non stimola la riflessione, che avviene ben poche volte in noi adulti, figuriamoci nelle nuove generazioni. Noi coltiviamo poco la memoria, come possiamo trasmettere questa possibilità ai giovani?
RispondiEliminaNon è un caso che il monumento ai Caduti si trovi vicino alla piazza, non nel mezzo.
Grazie, Renzo, buona giornata.
Piera
Mi fa ghignare d'ironia questo "monumento ai caduti" vicino alla piazza.
RispondiElimina