martedì 15 dicembre 2020

Poesie di Natale 2020

 



Canto di Natale

di Corrado Di Pietro


Non nacqui

Per compiacenza di mio Padre

Ma per un disegno

Da lungo tempo meditato.


I lamenti degli uomini coprivano

I tuoni e i rombi degli astri esplodenti

E l’universo tutto si contraevaPer il dolore.

Gli idoli del mondo si moltiplicavano

Come un esercito di cavallette

Che divora il giardino dell’eden

La schiera degli angeli neri

Entrava nel cuore degli uomini.


Venni per una promessa di santità

Per un amore senza ragione

Dolcissimo e infinito.

Per darti con la mia povertà

Tutta la ricchezza del paradiso.




E’ scesa la neve

di Gabriela Mistral


E’ scesa la neve

a visitare la valle.
Giunge senza rumore.
Così scendono i sogni.
Guardiamola scendere.
Ha dita così dolci,
così lievi e sottili,
che sfiorano senza toccare.





Il significato del Natale

di Renzo Montagnoli



Nel buio della notte

di un’umanità rassegnata

s’accende una luce

a illuminare la strada da fare.


Natale, perché non sia solo

una festa poi da dimenticare.

Natale, il giorno di una rinascita

la speranza di poter vincere il male.


Da Lungo la strada





Natale 1988

di Davide Maria Turoldo


Campane a Moneglia

dolce paese di Liguria
in mezzo a oliveti sul mare,
e la casa ancora più dolce
dell’amico:

campane
suonano a festa
a vigilia del grande Atteso
(verrà? come e dove verrà?)

Natura
già si dispone all’Evento:

campane, fosse almeno
sempre vigilia…




Natale 2019

di Teresa Armenti



Caro Gesù, mio Re Divino,

sono davanti alla Tua Culla.

A lungo ti contemplo.

Depongo ai tuoi piedi

la mia lenta e sterile quotidianità.

Sai, c’è tanta sofferenza e insofferenza

in me, intorno a me e nel mondo intero.

Ogni giorno siamo bombardati da tragiche notizie allarmanti.

Non sappiamo più parlare, ma solo con rabbia urlare.

La Terra sta diventando matrigna

con scosse continue, esondazioni

e bombe d’acqua devastanti.

Anche la Tua Chiesa è traballante.

E noi che ci diciamo “cristiani”

non sappiamo proteggere la nostra identità.

Viviamo asserragliati in una paurosa solitudine.

Caro Gesù,

con insistenza ti chiedo:

Cosa vuoi da me?

Attendo in silenzio un tuo segnale.

Mi abbandono alla Tua Volontà. Pensaci Tu.

Nel frattempo,

rivestimi di nuova umanità

e svegliami dal torpore,

per alleggerire il peso della mia esistenza.




Natale

di Giovanna Giordani


Cinguetta lieto

dal ramo il pettirosso

Dio è nato





Per te ho disegnato un angelo

di Carla De Angelis



Per te ho disegnato un angelo

ma non vuole aprire le ali

allora ho disegnato un orologio  e il Natale

con le campane e la cometa in arrivo

un Angelo un po’ strano

se splende il sole

va sulla spiaggia ti lascia sola

quando il buio si spande e

spuntano le stelle dorme ti lascia sola

Disegno per lui il profumo del caffè

si sveglia e ti siede accanto

solo un poco non ha compreso il compito

ha detto di essere contento delle campane

dell’erba alta delle montagne

ma vuole andare al mare

Continuerò a disegnare angeli

troverò quello giusto che sarà sempre al tuo fianco

che ama luna e stelle

che quando la notte cala e il sole si alza

mette in cammino per te mille carezze


da I giorni e le strade (Fara, 2014)





Presepe

di Corrado Di Pietro


Nel cielo della cappella

l'argento della stella

segna sempre la strada ai Re Magi.

Risuola e canta il calzolaio,

canta e rimescola schiuma di siero

il pecoraio.

Il fiume racconta favole al ponte

e Tu ridi al fiato del bue.


Che pace

in questo presepe di cartapesta!


Fuori, nella piazza e nelle strade,

un altro presepe:

nei nostri cuori stretti

come la cruna di un ago

non passano neppure le formiche.

Che tristezza in questo presepe del mondo!

Per cercare un paradiso

brancico come i gechi sui muri

e l'ala bianca di colomba

è in questa siringa che m'infilzo.

Disperato nelle trincee del mondo

con il mitra fra le braccia

cerco un paradiso,

con gli occhi che perforano la notte.

Quale natale potrà sorgere per me?


Oh, come è calda questa luce

del tuo presepe! E che pace

in queste finte montagne d'oriente!

Guardami, fratello mio!

Anche se sopra la tua grotta

ci metto una finta stella di vetro

e ti canto una novena

con parole false d'amore,

guardami lo stesso:

fa che l’alba nasca pure per me

in questo natale di martirii e stelle.





Presepe

di Gianluca Ferrari


Per dune di mogano

procedono i tre Magi…

qualche centimetro

raggiungeranno l’angelo

la Vergine col falegname

due pecore simili

a nuvole scheggiate

sullo scuro tavoliere.

Nessuna mangiatoia

né casolare, neppure

il bue con l’asinello.

Scarno il mio presepe:

poche figure di legno

leggerissimo intagliato.

O Bimbo che brilli nella

culla di così poco fieno

e fiato (laggiù c’è un vetro

di finestra, le stelle

trucioli appannati):

quanto difficile pensare

che davvero Tu sia nato.





Quanto erano belli i Natali lontani

di Renzo Montagnoli


Come ogni anno s’arriva a Natale

senza più la smania di festeggiare.

Piano piano sempre più saturi

di un mai soddisfatto egoismo

abbiam perso per strada

i sentimenti più puri

i nostri scarni ideali

e delle parole di quel bimbo

che venne al mondo solo per noi

non capiamo più il senso.


Quanto erano belli i Natali lontani

di noi bimbi emozionati di fronte

al presepe, convinti che il mondo

poteva cambiare e che noi, grazie

al messaggio di Gesù, l’avremmo cambiato.



Ora non restano che amari ricordi

di un sogno ben presto spezzato

e ci riesce perfino difficile

pensare al Natale come una festa per tutti,

come l’occasione di ritrovare

l’illusione di un trionfo sul male.



Da La Pietà









3 commenti:

  1. Grazie, Renzo, lette con piacere, parole profonde e avvolgenti l'anima. Il dono della Poesia, credo sia fra i più belli che abbiamo ricevuto per abbellire la vita.
    Buon Natale a te e a tutti gli autori e lettori.
    Gio

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  2. E' sempre bello questo piacevole appuntamento di fine anno. Ricordi, nostalgia e desideri in questi testi così suggestivi, ma anche la consapevolezza, riflettendo sul presente, che quei tempi a noi cari sono molto lontani da quelli di oggi. Forse per questo così rimpianti.
    Grazie, Renzo.
    Piera

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  3. si, eran proprio belli i lontani Natali...,haimè per noi,improbabile sperare di eguali assaporare...! Ste.

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