lunedì 14 febbraio 2022

Poesie San Valentino 2022



Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale

di Eugenio Montale


Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.
Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perché con quattr’occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.




Non andartene

di Mario Luzi



Non andartene,
non lasciare
l’eclisse di te
nella mia stanza.
Chi ti cerca è il sole,
non ha pietà della tua assenza
il sole, ti trova anche nei luoghi
casuali
dove sei passata,
nei posti che hai lasciato
e in quelli dove sei
inavvertitamente andata
brucia
ed equipara
al nulla tutta quanta
la tua fervida giornata.
Eppure è stata,
è stata,
nessuna ora
sua è vanificata.




Non t’amo come se fossi rosa di sale

di Pablo Neruda



Non t’amo come se fossi rosa di sale, topazio
o freccia di garofani che propagano il fuoco:
t’amo come si amano certe cose oscure,
segretamente, tra l’ombra e l’anima.

T’amo come la pianta che non fiorisce e reca
dentro di sé, nascosta, la luce di quei fiori;
grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo
il concentrato aroma che ascese dalla terra.

T’amo senza sapere come, né quando, né da dove,
t’amo direttamente senza problemi né orgoglio:
così ti amo perché non so amare altrimenti

che così, in questo modo in cui non sono e non sei,
così vicino che la tua mano sul mio petto è mia,
così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.




Un giorno alla fontana

di Renzo Montagnoli

 

 

Ella scendeva alla fontana,

esile figura di giovinetta acerba

ed io la rimiravo,

estasiato da tanta grazia e beltà.

L'acqua gorgogliava un canto antico

che parlava di elfi, di gnomi,

di fanciulle addormentate nel magico sogno

di una gioventù libera da vincoli e da orpelli.

Il sole in cielo splendeva radioso

e conferiva alla scena ottici riflessi

fra il verdeggiar del bosco.

Si chinò,

raccolse l'acqua nell'orcio antico

e così facendo   rispecchiò la soave immagine

che impressa rimase nella superficie appena increspata,

poi passò dinnanzi,

senza volgermi uno sguardo

e lesta ritornò alla dimora sua.

Di certo non rientravo nei suoi sogni,

nato servo,

ma con cuore e sentimenti d'ogni uomo.

Raccolsi l'acqua in cui s'era specchiata

per conservarla nell'illusione

di poter ancora rimirare l'immagine della     sua bellezza.

E continuò, così,

il mio esser nel sogno d'una vita disperata,

ove la realtà di quell'amore mi sarebbe stata negata,

sempre restando impressa nella mente

quella figura leggiadra di un giorno alla fontana.





Segui l’amore

di Kahlil Gibran



Quando l’amore vi chiama,
seguitelo, anche se le sue vie
sono dure e scoscese.
E quando le sue ali vi abbracciano,
arrendetevi a lui.
Quando vi parla, credete in lui,
anche se la sua voce
può cancellare i vostri sogni,
come il vento scompiglia il giardino.
Come covoni di grano, vi raccoglie in sé.
Vi batte fino a farvi spogli.
Vi setaccia per liberarvi dalla pula.
Vi macina per farvi farina bianca.
Vi impasta finché non siete docili alle mani;
e vi consegna al fuoco sacro,
perché siete pane consacrato
alla mensa del Signore.
L’amore non dà altro che se stesso e
non prende niente se non da sé.
L’amore non possiede
né vuol essere posseduto,
perché l’amore basta all’amore.





Rimani

di Gabriele D’Annunzio


Rimani!

Riposati accanto a me.

Non te ne andare.
Io ti veglierò.
Io ti proteggerò.
Ti pentirai di tutto fuorché d’essere venuta a me, liberamente, fieramente. Ti amo.
Non ho nessun pensiero che non sia tuo; non ho nel sangue nessun desiderio che non sia per te.
Lo sai.
Non vedo nella mia vita altra compagna, non vedo altra gioia.
Rimani. Riposati.
Non temere di nulla.
Dormi stanotte sul mio cuore…





Se tardi a trovarmi, insisti

di Walt Whitman



Se tardi a trovarmi, insisti.
Se non ci sono in nessun posto,
cerca in un altro, perchè io sono
seduto da qualche parte,
ad aspettare te…
e se non mi trovi piú, in fondo ai tuoi occhi,
allora vuol dire che sono dentro di te.




Vorrei essere

di Silvano Notari



Vorrei essere…

l’aria che respiri

l’acqua che ti disseta

il tuo peccato di gola

il sole che ti riscalda

lo charme che ti fa gioire

l’ombra del tuo cammino

il rossetto sulle tue labbra

lo smalto sulle tue unghie

la cipria sulle tue gote.

Mi aggrappo alla poesia

per decantare in versi

il solfeggio e la melodia

di un sentimento forte

che veste a festa il cuore.

Tutto sgorga dall’ispirazione

che mi regali tu, con purezza.

Le strofe che compongono

la tessitura del mio poetare

sono l’effige della passione

che virtualmente ci unisce!





Sei la mia schiavitù sei la mia libertà
di Nazım Hikmet


Sei la mia schiavitù sei la mia libertà
sei la mia carne che brucia
come la nuda carne delle notti d’estate
sei la mia patria
tu, coi riflessi verdi dei tuoi occhi
tu, alta e vittoriosa
sei la mia nostalgia
di saperti inaccessibile
nel momento stesso
in cui ti afferro





Questo amore
di Jacques Prevert


Questo amore
Così violento
Così fragile
Così tenero
Così disperato
Questo amore
Bello come il giorno
Cattivo come il tempo
Quando il tempo è cattivo
Questo amore così vero
Questo amore così bello
Così felice
Così gioioso
Così irrisorio
Tremante di paura come un bambino quando è buio
Così sicuro di sé
Come un uomo tranquillo nel cuore della notte
Questo amore che faceva paura
Agli altri
E li faceva parlare e impallidire
Questo amore tenuto d’occhio
Perché noi lo tenevamo d’occhio
Braccato ferito calpestato fatto fuori negato cancellato
Perché noi l’abbiamo braccato ferito calpestato fatto fuori negato cancellato
Questo amore tutt’intero
Così vivo ancora
E baciato dal sole
È il tuo amore
È il mio amore
È quel che è stato
Questa cosa sempre nuova
Che non è mai cambiata
Vera come una pianta
Tremante come un uccello
Calda viva come l’estate
Sia tu che io possiamo
Andare e tornare possiamo
Dimenticare
E poi riaddormentarci
Svegliarci soffrire invecchiare
Addormentarci ancora
Sognarci della morte
Ringiovanire
E svegli sorridere ridere
Il nostro amore non si muove
Testardo come un mulo
Vivo come il desiderio
Crudele come la memoria
Stupido come i rimpianti
Tenero come il ricordo
Freddo come il marmo
Bello come il giorno
Fragile come un bambino
Ci guarda sorridendo
Ci parla senza dire
E io l’ascolto tremando
E grido
Grido per te
Grido per me
Ti supplico
Per te per me per tutti quelli che si amano
E che si sono amati
Oh sì gli grido
Per te per me per tutti gli altri
Che non conosco
Resta dove sei
Non andartene via
Resta dov’eri un tempo
Resta dove sei
Non muoverti
Non te ne andare
Noi che siamo amati noi t’abbiamo
Dimenticato
Tu non dimenticarci
Non avevamo che te sulla terra
Non lasciarci morire assiderati
Lontano sempre più lontano
Dove tu vuoi
Dacci un segno di vita
Più tardi, più tardi, di notte
Nella foresta del ricordo
Sorgi improvviso
Tendici la mano
Portaci in salvo.














MondoBlog del 14 febbraio 2022

 

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