Tutti, chi più chi meno, l’hanno provato, ma che
cos’è veramente?
L’amore
di
Renzo Montagnoli
Lenta
veniva lungo il sentiero
e
i fiori di campo chinavano il capo
al
suo passaggio di ninfa terrena.
Più
s’appressava meno vedevo
i
colori del cielo e dell’erba
solo
notavo l’incedere flessuoso
del
suo corpo ancora acerbo.
Andava
con gli occhi bassi
ma
nel passarmi accanto
sollevò
lo sguardo
incontrando
il mio
e
fu come se all’improvviso
la
primavera piombasse
sul
nostro lungo inverno
a
cacciare dal corpo
il
freddo di giorni di solitudine
ad
avvamparmi dentro
un
fuoco che non brucia
ad
accelerare i battiti del cuore.
Già
era passata e i miei occhi
scintillanti
la seguivano
incerti
fra l’ondeggiare
armonico
delle anche
e
il candido collo
che
adornava una testa
dai
lunghi crini dorati.
La
guardai fino alla curva del sentiero,
là
dove piega a destra
ed
entra nel bosco del villaggio.
Or
la vedevo con la mente
immaginavo
il suo passaggio
fra
le foglie garrule al vento
e
poi il guado del torrente
e
infine la casa sua che l’attendeva.
Fu
solo quasi un momento
pochi
istanti di tempo
per
aprire uno squarcio dentro di me
per
gioire e soffrire
per
sperare e patire.
Fu
allora che seppi
che
cos’era l’amore:
un
lampo di luce
imprigionato
nel cuore.
Da
Canti celtici
II
La voce di Massimo Ranieri risalta
nella colonna sonora:
E' una poesia stupenda e che emoziona, con una chiusa indimenticabile "un lampo di luce imprigionato nel cuore".
RispondiEliminaAgnese Addari
Poesia dolcissima ,tenera con immagini oniriche che ti prendono la mano e poi la chiusa...grazie Renzo.Tinti
RispondiEliminaLe tue poesie sono dei quadri di parole, Renzo!
RispondiEliminaCi doni momenti di soavità. Bellissima la chiusa. Ancora bravo
Gio
Una poesia ricca di emozioni palpitanti e a prima vista positive. Cos'è l'amore se non una scintilla che scuote animo e corpo, sia nel buon senso come nel cattivo, secondo della propria preparazione alla vita? Se all'inizio è come un nascere a nuova vita, dopo potrebbe esserne la fine, come un vulcano che, prima dormiente, esplode poi improvvisamente, da doversi domandare dove sia il senso del susseguersi degli avvenimenti terreni. Alla gioia segue sempre il dolore, da indurci a godere la gioia con più dedizione per il timore di perderla.
RispondiEliminaA parte queste considerazioni personali, la poesia è un balsamo per l'anima, in questi tempi di incertezze sia spirituali sia materiali.
Lorenzo
Grazie ad Agnese sono venuta su questo blog e ho trovato subito una poesia che, consentitemelo, é di rara bellezza. Ben strutturata, armonica, figurativa, in un crescendo d'emozioni si chiude con due versi di quelli che non si possono dimenticare.
RispondiEliminaSara Airaghi
"un lampo di luce
RispondiEliminaimprigionato nel cuore."
Bella immagine! In effetti amore si può tentare di definirlo solo attraverso le immagini, immagini infinite perché in realtà è indefinibile.
Ciao Renzo
franca
Già, ma che cos'è? Bella domanda, è la risposta difficile!
RispondiEliminaBei versi, suggestivi e densi di immagini pittoriche. Sembra di vedere questa figura femminile, bella nella sua giovinezza e nella sua dolce sensualità. Persino la natura sembra rinunciare al suo ruolo da protagonista per inchinarsi davanti al passaggio di un'altra bellezza.
Ci hai trasportato in altri mondi e in altri tempi, Renzo, difficile ritornare al giorno d'oggi.
Ciao.
Piera