sabato 20 gennaio 2018

Il Palazzo d’Arco, di Renzo Montagnoli








Il Palazzo d’Arco
di Renzo Montagnoli




La maggior parte dei turisti che vengono a Mantova è interessata dal Palazzo Ducale e, soprattutto, dalla Camera degli Sposi. E’ indubbio che queste costituiscano le maggiori attrattive della città, che però ne ha ancora molte altre e una di queste, secondo me, merita senz’altro un’attenta visita.
Mi riferisco al Palazzo d’Arco, questa dimora signorile, che fu l’abitazione fino a quasi la fine del secolo scorso dei marchesi d’Arco, la cui ultima discendente, Giovanna dei conti d’Arco Chieppio Ardizzoni, marchesa Guidi di Bagno, dispose con testamento del 1956 che l’intero complesso e quanto in esso contenuto diventasse alla sua morte, avvenuta nel 1973, un Pubblico Museo. L’origine dell’edificio è all’incirca nel XV secolo; attraverso alterne vicende, ivi comprese più di un fatto di sangue, pervenne dapprima a Vincenzo I Gonzaga e poi al suo segretario Annibale Chieppio. E’ però solo nel 1740 che arrivarono a prenderne possesso Francesco Alberto d’Arco e Teresa Chieppio; i nuovi proprietari ritennero fosse necessario un restauro e fu così che la facciata assunse le attuali caratteristiche neoclassiche. Alla morte della marchesa seguì un lungo periodo di sistemazione onde rendere fruibile al pubblico il palazzo, che al di là dei suoi innegabili pregi architettonici, esterni ed interni, è strutturato come un vero e proprio museo. 



Il percorso di visita, peraltro, comprende la camera da letto della contessa, fino a poco fa non accessibile, ma che si è ritenuto di sicuro interesse in quanto mostra la dimensione della vita privata. Questa si trova al primo dei due piani dell’edificio; il percorso di visita si snoda appunto su questi due livelli e via via si incontrano diverse sale (degli Antenati, delle Vedute Architettoniche, dei Ritratti, delle Nature Morte, e, dopo una Loggetta, della Musica, di Diana, la sala Rossa, di Pallade, della Giustizia, delle Raffigurazioni Sacre, la Sala Cavriani, il Passettino dei Reliquiari, di Alessandro Magno, la Saletta Neoclassica), indi Il corridoio dello Specchio, la Biblioteca, il Passettino, la Sala delle carte da parati, la pregevole Cucina, la Sala dei Cesari, la Cappella, l’Anticappella, la Sala dello Zodiaco, la Sala di Apollo, la camera di Seth, la Serra. 





E’ un complesso sicuramente notevole e del resto già lo si può intuire dalle dimensioni esterne. Le sale che citato e anche altri ambienti comprendono collezioni di grande interesse, molte delle quali non potranno che stupire il visitatore, incantato da tanta bellezza. Ci sono quella delle sculture, delle armi (stupende le pistole balcaniche), dei libri e manoscritti, delle stampe, degli arredi (di notevole pregio il cassone mantovano in noce intagliato del XVII secolo), dei dipinti (con opere di artisti che vanno dal XV al XIX secolo, fra le quali la Madonna con bambino e angeli, un olio su tavola, del pittore Nicolò da Verona, risalente alla seconda metà del XV secolo), degli strumenti musicali (straordinario un fortepiano degli inizi del settecento, come meritevole di attenzione è un colascione, una sorta di liuto, diffuso in Italia nel 1500), dei disegni, delle ceramiche (richiamo l’attenzione su un servizio completo da tavola della celebre manifattura bassanese degli Antonibon, risalente alla fine del XVIII secolo), delle Collezioni naturalistiche, comprendenti fauna avicola, malacologica, minerali, fossili e l’erbario. Mi sono permesso solo di citare per sommi capi ciò è possibile vedere nel corso della visita guidata, ma sono sicuro che il turista un po’ meno frettoloso non potrà che apprezzare questo straordinario palazzo-museo.




Palazzo d’Arco è visitabile tutti i giorni della settimana, tranne il lunedì, il 25 dicembre e l’1 gennaio, dalle 9,30 alle 13,- e dalle 14,30 alle 18,-, con la biglietteria che chiude un’ora prima (rispettivamente alle 12,- e alle 17,-).
La visita al Museo è solo guidata o accompagnata.
I prezzi dei biglietti sono i seguenti:


Intero € 7,00
Ridotto € 2,00 
bambini e ragazzi sino ai 11 anni compiuti
Ridotto speciale € 5,00 
ragazzi dai 12 ai 18 anni, soci FAI e TOURING, gruppi con guida propria (min. 10 - max 25 pax), visitatori in possesso del biglietto di ingresso al Parco delle Bertone visitato nel medesimo giorno
Gratuito 
visitatori con disabilità e 1 accompagnatore, 2 insegnanti per classe
Per i gruppi la prenotazione è obbligatoria: T +39 0376 322242   E-mail info@museodarcomantova.it


CONTATTI:
Piazza Carlo d'Arco, 4 - 46100 Mantova
T + 39 0376 322242
E-mail 
info@museodarcomantova.it   segreteria@museodarcomantova.it
www.museodarcomantova.it


Per arrivare si può utilizzare la A22 (Autostrada del Brennero) con uscita a Mantova Nord, che consente anche l’ingresso in città transitando sul Ponte di San Giorgio e quindi potendo subito ammirare lo splendore dei laghi e del castello; oppure si può ricorrere alla linea ferroviaria che unisce Modena a Verona, passando per Mantova (pochi treni, velocità modeste, unico vantaggio che dalla stazione Ferroviaria di Mantova a Palazzo d’Arco ci saranno al massimo 500 metri a piedi).


Per mangiare e per dormire:


















Fonti:


Museo di Palazzo d’Arco (http://www.museodarcomantova.it)






4 commenti:

  1. Tutto bellissimo. Ho già avuto il piacere di visitare Mantova ed ora, vorrei tornarci.

    Graziella

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  2. Sono passata vicino a Mantova ma non ho mai potuto visitare la città, da come ne hai parlato in più occasioni deve essere una città di grande bellezza. Un bellissimo palazzo, gli interni sono splendidi.
    Grazie.
    Piera

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  3. Anche io ho visitato fugacemente Mantoca per cui vi tornerei volentieti. Molti siti tra l'altro erano chiusi per via del terremoto Bello il tuo pezzo, Renzo.

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