di
Adriana Pedicini
Quando
nasce la Vita come a Betlemme
palpita
d’immenso il cuore
stupefatto
di nuvole rosa
e
di germogli di pesco
di
luci di stelle e mormorio di vento.
Cadono
d’un tratto le paure
e
le angosce del limite estremo
e
come pane di lievito il cuore si slarga
l’animo
empie le gote di spirito sacro
e
profumo di viole conduce alla stalla
a
rimirare il miracolo antico che nuove
sparge
speranze e virtù e ogni volta
il
male purifica in bene a chi
a
guisa di umile servo accoglie
del
regale Bambino il segno del Tempo
nei
fuggevoli tempi dell’uomo
nei
giorni precari di vite consunte
in
animi sordi alla buona novella.
L’Infinito
è in un attimo
al
santo vagìto ci guida
la
stella cometa
da
lontano nell’aria
suoni
di cornamuse
Bellissima, BUON NATALE
RispondiEliminaGiovanna
Un bel testo nutrito di fede, un avvicinarsi al Natale che scalda anche i cuori un po' incerti.
RispondiEliminaGrazie.
Piera