Burrasca
d’autunno
di
Renzo Montagnoli
Burrasca
d’autunno
che
penetra i cuori
con
il vento che soffia
la
pioggia che sferza
le
foglie che volano.
Al
riparo del vecchio
e
rugoso melograno
porgo
l’orecchio al vento
che
sibila, s’inarca, ulula.
Eppure
qualcosa esso porta
voci
confuse di stagioni passate
di
grigiori autunnali.
Sono
suoni disarticolati
tristezze
evase dall’anima
è
fatica comprendere
ciò
che voglion dire.
Sono
pensieri nascosti
speranze
abortite
sogni
irrealizzati,
sì
che al placar ora del vento
odo
come una nenia
un
sommesso lamento
d’autunno
che piange
sul
suo ingrato destino
di
amara stagione.
Da
La pietà
Altamente lirico, profondo, commovente. Come sempre nelle tue poesie, quando scavi nell'intimità della tua anima.Grazie.
RispondiEliminaUn abbraccio Aurelio Caliri
Il vento, le foglie, la pioggia, il melograno, assumono in questi bei versi caratteristiche quasi umane, bello il melograno "vecchio e rugoso"; e poi c'è l'uomo, con le sue riflessioni, il viaggio a ritroso, le inevitabili malinconie.
RispondiEliminaUn senso di solitudine nella foto che accompagna il testo, bella.
Piera
Bellissima, Renzo.
RispondiEliminaGraziella