venerdì 23 marzo 2018
domenica 18 marzo 2018
Anna Bolena, di Giovanna Giordani
Anna
Bolena
di
Giovanna Giordani
Anche
la possente torre
fu
percorsa da un brivido
al
levarsi della mannaia
C'è
un cuscino di vetro
a
ricordo
che
raccoglie sguardi
velati
d'orrore
E
dal buio delle stanze
i
gioielli della corona
risplendono
in
un vago tremore
La
colonna sonora:
Argentiera, di Gavino Puggioni
Argentiera
di
Gavino Puggioni
Ciottoli
roventi
che sanno d'argento
levigati
da maree millenarie
riposano
in quest'area naturale
maltrattata
dagli uomini
che sanno d'argento
levigati
da maree millenarie
riposano
in quest'area naturale
maltrattata
dagli uomini
La
musica di sottofondo:
Carnevale, di Piera Maria Chessa
Carnevale
di
Piera Maria Chessa
Ridono
le maschere per le vie
riempiendo di colore
i marciapiedi
coprendoli di coriandoli variopinti
simili a tappeti orientali.
riempiendo di colore
i marciapiedi
coprendoli di coriandoli variopinti
simili a tappeti orientali.
Alcuni
cadono negligenti
nelle acque scure
delle pozzanghere
e si sfanno
come gli anni che scorrono
finendo di esistere
prima ancora d’essere stati.
nelle acque scure
delle pozzanghere
e si sfanno
come gli anni che scorrono
finendo di esistere
prima ancora d’essere stati.
Gioia
e Tristezza
si prendono per mano
regalando dolci ed effimeri inganni
nei brevi momenti di allegria
beffardi doni del re Carnevale.
si prendono per mano
regalando dolci ed effimeri inganni
nei brevi momenti di allegria
beffardi doni del re Carnevale.
La
musica di sottofondo:
Io c’ero, di Renzo Montagnoli
Io
c’ero
di
Renzo Montagnoli
C’è
un giorno diverso
in
ogni vita
in
cui il cielo scende
sulla
terra
è
l’unica irripetibile occasione
per
vedere oltre ogni cosa
per
avere una risposta
al
perché camminiamo
incerti
su una strada
lastricata
di lacrime
per
potere infine dire
“io
c’ero”
e
poi morire.
La
musica di sottofondo:
La danza del nevischio, di Franca Canapini
La
danza del nevischio
di
Franca Canapini
Nel
cerchio dell’orizzonte velato
nella tensione dell’aria sospesa
sotto la volta del cielo perlato
nella tensione dell’aria sospesa
sotto la volta del cielo perlato
dal
nulla un lieve sciame si palesa:
cristalli fragili in volo incantato
candidi moscerini in danza briosa
cristalli fragili in volo incantato
candidi moscerini in danza briosa
ora
radi da sembrare miraggi
ora fitti come tanti bambini
appaiono, reduci da arcani viaggi
randagi scompaiono, i fantasmini.
ora fitti come tanti bambini
appaiono, reduci da arcani viaggi
randagi scompaiono, i fantasmini.
La
musica di sottofondo:
Questa magica luna, di Vincenzo D’Alessio
Questa
magica luna
di
Vincenzo D’Alessio
Questa
magica luna
di
febbraio poggia sui rami
incerti
di un altro anno,
fruga
nelle nebbie gli animali
usciti
a caccia di sopravvivenza.
Eugenia
non temo
neanche
se fredda sale
dalla
terra la rabbia
degli
uomini.
Sono
vento che torna
ogni
volta ritorna
al
vuoto del mondo.
Da Dopo
l’inverno e altre poesie (Fara, 2017)
La
musica di sottofondo:
Scarponi e girasoli, di Angela Caccia
Scarponi
e girasoli
di
Angela Caccia
(a
Van Gogh)
Scarponi
e girasoli
e
l’odore di te
di
terra aperta
del
sangue d’erba tagliata
del
raggio carico che sfrigola sulle foglie
di
quell’amare e morire d’attesa nell’attesa.
Tumulti
subbugli
tratti
sismici
pennelli
urlanti più di ogni tempesta
o
fiato di un vento che a sera dorme
– alla
tela affidasti voci rubate
alla
notte al cielo al grano ai cipressi…
Nella
strozza – forse – le parole più belle
la
tua radicale orfanità, di te
s’ama
ancora la copiosa bellezza ferita
Da Accecate
i cantori (Fara, 2017)
Un
po’ di musica:
Sugli alti pascoli, di Salvatore Armando Santoro
Sugli
alti pascoli
di
Salvatore Armando Santoro
Sugli alti pascoli del cielo
dove per anni giovane ho volato
là dove s'ode il suono dei pendagli,
dei campanacci al collo delle vacche,
volo ancor oggi che il tempo mio è passato
qualche traccia di neve resiste e nuove bacche.
Primi fiori sui rosai selvaggi
rossi frutti in autunno
smaglianti tra la neve che già cade
muggiti al cielo, intensa nostalgia,
dei verdi pascoli, dell'argentina acqua di fonte
che gorgoglia tra pietre vecchie e nuove
tra fresche erbe e primi fior di roccia
e sulla fronte schizza qualche goccia
l'arsura in gola toglie
fiorisce il bucaneve e l'agrifoglie.
E mi ritrovo ancor con gli scarponi,
lo zaino con la corda e la picozza
le marmotte sui prati ad osservare
la fuga dei camosci
le aquile in cielo volteggiare coi falchi
i galli di montagna e il gracidare
dei corvi in cielo neri roteare,
trascinare il mio tempo, i miei ricordi,
la giovinezza che martella in mente
e i sogni, i sogni miei tutti ormai spenti,
il ritrovarmi sui pascoli dormiente.
In
sottofondo:
Tramonti lontani, di Danila Oppio
Tramonti
lontani
di
Danila Oppio
Corri
bambino
La
strada della vita
Ti
ha portato lontano
I
tuoi capelli, bianchi
Il
tuo passo, stanco
Tempo
non c’è stato
Per
osservare le mani
Che
ormai tremanti
Si
tendono ancora
Verso
tramonti lontani
La
colonna sonora:
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