venerdì 15 luglio 2022

Ferie 2022

 



C h i u s o


p e r


F e r i e



Si riapre a settembre





Estate in poesia

 



Di luglio

di Giuseppe Ungaretti



Quando su ci si butta lei,
si fa d'un triste colore di rosa
il bel fogliame.
Strugge forre, beve fiumi,
Macina scogli, splende,
E' furia che s'ostina, è l'implacabile,
Sparge spazio, acceca mete,
E' l'estate e nei secoli
con i suoi occhi calcinanti
va della terra spogliando lo scheletro.






Di lunga luce l’estate si colora

di Aurelio Zucchi





Di lunga luce l’estate si colora

quando gli azzurri fanno a gara

per dispiegare senza alcun compenso

la vera mappa che ci fa felici.

 

Non v’è bisogno di intestardirsi

nella ricerca degli amori nuovi.

Basta sdraiarsi sulla pietra a riva

ed aspettar dal cielo un cenno

che impartito gli verrà dal sole.

 

Si correrà ad abbracciare il mare

per farci raccontare antiche fiabe.

Lui ci dirà del come innamorarsi.








Estate che te ne vai

di Graziella Cappelli



All’improvviso

ti allontani

In riverberi

e labbra

imbronciate

di begonia.

A passo greve

trascini

la veste sfilacciata

sulle sterpaglie

in cimiteri

di girasoli

e poi scompari

oltre le colline

riarse.

Nel vento

la tua treccia

è una fiamma

che si contorce

e versa cenere.








Estiva

di Vincenzo Cardarelli

 


Distesa 
estate,
stagione dei densi climi
dei grandi mattini
dell'albe senza rumore
ci si risveglia come in un acquario
dei giorni identici, astrali,
stagione la meno dolente
d'oscuramenti e di crisi,
felicità degli spazi,
nessuna promessa terrena
può dare pace al mio cuore
quanto la certezza di sole
che dal tuo cielo trabocca,
stagione estrema, che cadi
prostrata in riposi enormi,
dai oro ai più vasti sogni,
stagione che porti la luce
a distendere il tempo
di là dai confini del giorno,
e sembri mettere a volte
nell'ordine che procede
qualche cadenza dell'indugio eterno.





L’estate lenta

di Donatella Nardin





Strofina l’azzurro sulla pelle l’estate

lenta: dai piedi nudi della mia terra

escono rondini alle verdi radici

e due ombre con il mio stesso

volto – quello di ieri, quello di oggi –

nell’ombra il passato è presente

ma scivola via veloce il tempo

dalla sue ritrosie.



Presto non potremo più correre

nell’aureo lucore delle sue sponde,

dalla memoria dei luoghi presto

non potremo più suggere calda

la vita, dimorarci in essa se tutto

passa smarrendo i suoi mari

i suoi venti lasciando la triste dolenza



di chi nel fuoco dell’estate come

in un rogo di farfalle si smarrisce.


Da Terre d’acqua (Fara, 2017)








La nuova estate

di Vincenzo D’Alessio





L’estate ritorna

nel fresco mattino,

la nebbia che ovatta.

La gente, i passi,

riprende un lavoro.

Vita in campagna.

In città una noia.

In campagna la vita.

Ogni estate più bella.

Tetti, spicchi d’arancio,

aprono fiati di torri.

Lavoro per sopravvivere.

Ogni anno un’ estate.

Vivere una nuova estate.


Da Nuove anime (Fara, 2019)






Le voci del bosco d’estate

di Giovanna Giordani



Le voci del bosco d’estate

sussurrano liete fra l’ombre

degli alberi scuri

che donano al sole

allegri spiragli gentili



Han trilli improvvisi

fra  battiti d’ali

fruscianti  fra i pini

e guizzi improvvisi fra l’erba

dei saltamartini



Le voci del bosco d’estate

raccontan le fiabe

più antiche

nascoste

fra i muschi e i licheni

nel magico incanto

ancora una volta

risorte






L'ultima estate

di Piero Colonna Romano

  

Nell'aria quel frinire di cicale

s'allarga come cerchio che si spande,

 scuote e carezza pini un caldo vento.

 

Laggiù vedo la fine delle scale,

così la nostalgia nel cuor è grande,

scheggia di mar che solo dà tormento.

 

E'  vela antica e vola sopra l'onde,

a questa vita guardo e mi confonde.

 

Dolce è il ricordo e, ricordando il mare,

resta certezza del non più tornare.





Mattinata

di Franca Canapini





Ci si sveglia

nell’aria asciutta dell’estate

nel sentore di paglia secca

nel mare verde

delle chiome dei pini.

Rombi di aeroplani a tratti

tagliano la cavità del turchino

il silenzio degli oleandri

subito la ricuce.

Soffia nel cuore la voce

di tutte le estati passate

voce di vastità marine.








Ore d’estate

di Renzo Montagnoli




Luce accecante,

non un filo d’aria,

stille di sudore lungo la schiena,

è rovente la voce dell’estate.



Dall’alba al tramonto sono

solo ore di grande calore

che impietose stroncano

ogni volontà di fare.



Resto allora sdraiato

immerso in un velo di torpore

senza pensare senza dormire

in queste lunghe ore d’estate.



Da Lungo il cammino










San Giovanni del Sinis

di Piera Maria Chessa



E’ inquieto oggi il mare
a San Giovanni,
non ha più
i colori limpidi e avvolgenti
dell’estate,
una schiuma rabbiosa
colpisce la spiaggia
con alte e lunghe onde
bianche.

Sulla sinistra
la torre del Capo San Marco
fa la guardia con pazienza
controllando, come può,
le intemperanze del suo mare.





Torrida estate

di Michael Santhers


Il sudore brucia gli occhi
stropicciati a dorso di dita
e i sogni hanno bisogno
di palpebre adagiate a riposo

Sole e sabbia giocano
a ping pong con la calura
e a volte s'impiglia nei capelli
altre fa un vino bianco coi cervelli

Masticano a vuoto le bocche
le parole urtano sui denti
e ove laschi fischiano
allertano cani che rispondono
con un colpo di coda
mossa con pigrizia
cade a ramo secco
e i bambini l'additano ai nonni
intenti a fabbricare raucedini

A vuoto le notizie di qualche giornale
utile a ventaglio alleggerisce bugie
pagate a convincere che ogni colpa
è degli altri,del governo

Afflosciate dormono 
imitano pipistrelli le foglie
con il loro verde patinato argento
nel riflesso d'aria infuocata
mentre qualche tosse del mare
increspa pigre onde a retromarcia

Fazzoletti alla fronte
pezze a tamponare
la fuga di pensieri roventi
verso tane d'animali 



Da:Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di Ospitare Le Foglie




















MondoBlog del 15 luglio 2022

 

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