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mercoledì 14 febbraio 2024

Poesie d'amore San Valentino 2024

 



Viviamo, mia Lesbia, e amiamo

di Caio Valerio Catullo


Viviamo, mia Lesbia, e amiamo,
e ai vecchiacci accigliati e pettegoli
non diamo neanche un soldo bucato.
Il sole può tramontare e risorgere, lui:
noi, tramontato il nostro breve giorno,
abbiamo da dormire un’unica, perenne notte.
Dammi mille baci, e poi cento,
e poi altri mille, e poi ancora cento,
e poi subito altri mille, e poi cento.
Poi, quando avremmo contato mille migliaia di baci,
confonderemo i conti per non saperne il totale,
e perchè nessuna malalingua ci guardi di malocchio,
sapendo quanti sono i nostri baci.





Il modo tuo d’amare è

di Pedro Salinas


Il modo tuo d’amare è

lasciare che io ti ami.
Il sí con cui ti abbandoni
è il silenzio. I tuoi baci
sono offrirmi le labbra
perché io le baci.
Mai parole o abbracci
mi diranno che esistevi
e mi hai amato: mai.
Me lo dicono fogli bianchi,
mappe, telefoni, presagi;
tu, no.
E sto abbracciato a te
senza chiederti nulla, per timore
che non sia vero
che tu vivi e mi ami.
E sto abbracciato a te
senza guardare e senza toccarti.
Non debba mai scoprire
con domande, con carezze,
quella solitudine immensa
d’amarti solo io.





Segui l’amore

di Khalil Gibran


L’amore non dà nulla fuorché sé stesso
e non coglie nulla se non da sé stesso.
L’amore non possiede,
né vorrebbe essere posseduto
poiché l’amore basta all’amore.





Nel bosco

di Sibilla Aleramo


Sono andata nel bosco
nel mattino ricco di luce
vagamente per te sperando cogliere
dalla musica tenera dell’aria
qualche fresco sussurro di parole,
ed ecco ti porto invece
solo un poco di fragole rosse,
profumano e brillano,
per la tua gioia, o amato.





All'amata

di Carlo Betocchi


I fior di oscurità, densi, che odorano
dove tu sei, s'aggirano nell'ombra,
un'altra luce sento che m'inonda
queste pupille che l'ombra violano.

Quale tu sei, non so; forse t'adorano
le cose antiche in me, tutto circonda
te in un giardino dove i sensi all'ombra
tornano ad uno ad uno che ti sfiorano.

L'esser più soli, e l'aggirarsi dove
tu non sei più, od in remota stanza
dentro al mio petto, quando lento piove

l'amor di te che oltre di te s'avanza,
forse sarà per questo il dir d'amore
più dolce dell'amore che ci stanca.





L'amore è ape bizzarra

di Rosa Staffiere


Si può chiedere al sole
di donare il suo raggio
nella scura notte,
comandare al fiume
di mutare il suo corso
e di morire sui picchi innevati?

E' come chiedere al lupo
di non ululare alla luna
di non ruggire al leone...

Così non si può chiedere
di essere amati.





Il più bello dei mari

di Nazim Hikmet


Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l’ho ancora detto.





Non andartene

di Mario Luzi


Non andartene,
non lasciare
l’eclisse di te
nella mia stanza.
Chi ti cerca è il sole,
non ha pietà della tua assenza
il sole, ti trova anche nei luoghi
casuali
dove sei passata,
nei posti che hai lasciato
e in quelli dove sei
inavvertitamente andata
brucia
ed equipara
al nulla tutta quanta
la tua fervida giornata.
Eppure è stata,
è stata,
nessuna ora
sua è vanificata.




Lascia il tuo cuore scoppiare

di Rabindranath Tagore


Lascia il tuo cuore
scoppiare finalmente,
cedi, gemma, cedi.
Lo spirito
della fioritura
s’è abbattuto su di te.
Puoi rimanere
ancora bocciolo?





Amore vola me

di Alda Merini


Amore, vola da me con l’aeroplano di carta della mia fantasia,
con l’ingegno del tuo sentimento.
Vedrai fiorire terre piene di magia e io sarò la chioma d’albero più alta per darti frescura e riparo.
Fa’ delle due braccia due ali d’angelo e porta anche a me un po’ di pace e il giocattolo del sogno.
Ma prima di dirmi qualcosa guarda il genio in fiore del mio cuore.








sabato 23 settembre 2023

Poesie per l’autunno

 



Autunno

di Danila Oppio



S’alza presto all’alba la leggera bruma

Che al suo apparire tutt’intorno s’abbruna.

Il pallido sole, al far del giorno appare,

e la densa foschia solleva e scompare.



Le foglie ingiallite dalla lieve brezza

Ondeggiano tremule alla sua carezza.

E il rosseggiare del pruno e dell’acacia

Sono timide bimbe, che sole bacia.



Verso sera, cade una sottile pioggia

da nuvole strizzate che il cielo sfoggia

tali fossero bianchi panni da sciacquare

la terra potranno così dissetare.



Castagne e marroni rosolati al forno

Sono deliziosi doni in questo giorno

d’autunno, e bei grappoli d’uva dorati

dal dolce gusto soddisfano i palati.



Rinnova la natura a ogni stagione

E offre quel che produce e con ragione

Coi primi freddi bisogna ben mangiare

Alle calorie non si può rinunciare.



Benvenuto autunno, con le calde sciarpe

per riparare la gola, e calzar le scarpe

più pesanti per tenere i piedi al caldo

a fronteggiare il primo freddo spavaldo.







Autunno

di Guillaume Apollinaire

  

Passano nella nebbia
un contadino e il suo bue..
lentamente nella nebbia d'autunno
che nasconde i poveri tuguri.
E, mentre s'allontana,
il contadino canta una canzone triste
Oh, l'autunno, l'autunno
ha sepolto l'estate.
Passano nella nebbia
due figurine grigie.




Autunno

di Giovanna Giordani


Alberi incantati
ascoltano
le sinfonie turchesi
del cielo cristallino
e, all'invito del vento,
che pare divertito
offrono foglie
ansiose di volare. 





Autunno

di Mariangela De Togni


Alte cime guardano

con occhi di neve e sole,

ancora alte nella loro brevità

di cielo e arrese,

alla lentezza profumata

dell’autunno.


Da Frammenti di sale (Fara Editore, 2013)






Autunno

di Piera Maria Chessa


Malinconico o soave,
come i pensieri
di alcune giornate,
arriva l’autunno.
Discreto
come voci sussurrate,
lascia la calda mano
dell’estate che l’accompagna
e fugge via.
Tenero e indulgente,
avvolto in dolci
soffusi colori,
inganna con sapienza,
prima di abbandonarsi ai piedi
dell’impietoso fratello.






Autunno

di Rosa Staffiere


Come erano spensierati gli autunni
dei miei tempi quando
la casa odorava di mele cotogne
e nei tini bolliva il mosto.
La nonna accatastava la legna
per l'inverno che già si avvertiva
La mamma laboriosa cuciva i grembiuli
per noi scolari e borse e quaderni
neri con i bordi rossi
comprava e uno sull'altro
sul comò li poneva.
Nel focolare bruciava il fuoco
facendo una brace rossa
come un cuore innamorato
e sopra mettevamo le castagne
appena uscite dal riccio
mentre si cuocevano cominciavano
a scoppiare facendo tric trac
come quando si sparavano i mortaretti.
La nebbia che saliva dalla terra
pareva una signora vestita di tulle
trasparente che non copriva niente
e in questo intravvedere
usciva una figura magica, fatata
e tu vedevi quello che desideravi.






Autunno

di Vincenzo Cardarelli

  

Autunno. Già lo sentimmo venire

nel vento d'agosto,

nelle pioggie di settembre

torrenziali e piangenti

e un brivido percorse la terra

che ora, nuda e triste,

accoglie un sole smarrito.

Ora che passa e declina,

in quest'autunno che incede

con lentezza indicibile,

il miglior tempo della nostra vita

e lungamente ci dice addio.





Colori d’autunno

di Renzo Montagnoli



Odore di mosto sparso all’intorno

nel velo di nebbia mattutino

mentre procedo a lenti passi

per scorgere la nascita di un sole



di colpo impallidito, diafana immagine

dell’astro di fuoco che regnava in estate.

Ma là dove i raggi colpiscono ecco il risveglio

di una natura ancor prodiga di doni.



Dalle saporite castagne ai mielosi cachi

per non parlar dei funghi che timidi

e sospettosi s’affaccian nel fogliame

di un bosco che trascolora ogni ora.



Come la tavolozza di un pittore il rosso

al giallo s’accompagna in una policromia

che sbalordisce sotto un cielo ancora terso,

ma una punta di struggente malinconia



rallenta i battiti del cuore in un autunno

che ha bussato alla mia porta ed è entrato

a ricordarmi che il tempo passa, che la

primavera ormai è un ricordo e che l’estate



ha scandito l’età di mezzo che già è lontana.

Non voglio pensare all’inverno, voglio

cogliere i frutti che ogni stagione può dare

e questo giallo e rosso sono una luce



che giammai potrò scordare,

sono il lampione della vita

che allontana l’oscurità, sono

l’ultimo rifugio in cui poter ancor sognare.



Da Sensazioni ed emozioni







Come fossero neve

(dedicata)

di Tiziana Monari



Ottobre è un filo rosso avvolto dalle nebbie

i boschi già quieti

la stagione arresa all’autunno

un vago tormento di colori sbiaditi



come te fermo all’imbocco

assopito nell’illusione della forma

la vita consunta di vita

la pelle maculata d’ombre

il dolore divenuto eco



che stai lì in muta dissolvenza

il mondo che evapora

il corpo diminuito nella sera

le voci appese per sempre alle ante delle porte

la città che abbassa le serrande

fatta di spigoli, silenziosa ,bianca.



Ci sono lenzuola vecchie di anni qui

federe sbiadite

un vuoto, una pena

mezz’ora di troppo alla fine del giorno



e lacrime che cadono senza rumore

come fossero neve.







Con te, Autunno

di Graziella Cappelli



Ho visto

il tuo cappello

di bacche

ed occhi di castagne

spuntare

da nebbie melanconiche.

Portami

sulle tue spalle

di foglie

sulle coltri marrone

della terra,

nella pioggia che suona

note di cielo

nel vento

che ci pizzica le gote

sotto il sole

che c'infiamma.

Tienimi

come piccola ghianda

sul petto nodoso

cuore a cuore

noi odorosi di vita.







Di corta memoria

di Maria Allo



<<non esiste altro che il mio simile>>

Renè Char



Non c’ è nulla più vivo

del calore d’autunno

sulle cime degli alberi

su rami e germogli

Refoli di pietà

tra le spine dei roveti

con occhi tiepidi di futuro

ma brucati dal silenzio

sul resto anche tra i morti

Non c’è nulla più cupo

di questa guerra che incombe

nulla più inquietante della paura

di non risorgere







L’autunno

di Gavino Puggioni



L'autunno

sta aprendo le sue porte.

Il sole, il vento e

la pioggia

mi fanno compagnia.



Resisto e vivo

il mio autunno,

come dono di vita

che m'avvolge e

mi ama...

ancora.






Morte di una stagione

di Fernanda Pivano


Piovve tutta la notte
Sulle memorie dell’estate.
Al buio uscimmo
Entro un tuonare lugubre di pietre
Fermi sull’argine reggemmo lanterne
A esplorare il pericolo dei ponti.
All’alba pallidi vedemmo le rondini
Sui fili fradice immote
Spiare cenni arcani di partenza
E le specchiavamo sulla terra
Le fontane dai volti disfatti.






Nella luce d’autunno

di Giuseppe Carlo Airaghi



Nell’oro delle sere d’autunno,

nella loro simbologia fraintesa,

ci incamminiamo lungo il sentiero

che costeggia la roggia.

In faccia alla forza del sole che cala

non so dove poggiare lo sguardo

e il passo che non regge il fulgore.



Come renderti evidente questa luce,

condividere a parole il respiro

che mi illudo di avere compreso?

Ci abbaglia un rif lesso che canta

tra i rami di questi alberi spogli,

tra queste foglie gialle, arrese

alla luce clemente di ottobre.



Ripeto parole che in fondo

conosco, capisco da sempre:

quanta bellezza concessa

a sorreggere il peso del mondo.



Da Quello che ancora restava da dire (Fara, 2020)






Rosso d’Autunno

di Vincenzo D’Alessio


Rosso d’Autunno

(occhi bruni)

profumo di castagne

ancora in riccio l’uva

tiene il cuore delle notti

avare di luna



Il melograno riporta

nenie di focolare

dove brillava la fiamma

più chiara dell’alba

attesa invano


Da Nuove anime (Fara, 2019)