Tutto ciò che è bello a primavera
di Carla De Angelis
Tutto ciò che è bello a primavera
sfigura o muore d’inverno.
Così la natura, così l’uomo
torna ogni volta che l’albero foglia
ogni volta che un seme germoglia
Da Fra le dita una favilla sembra sole (Fara, 2019)
Primavera 2021
di Salvatore Armando Santoro
Tra
l’erba secca che all’inverno ha retto
brilla già un primo
fiore colorato
lo inquadro in uno scatto e poi lo metto
tra
i primi doni grati del creato.
L’osservo e dentro il
cuore mi diletto
per questa gioia che il buon Dio m’ha
dato,
forse l’ignoro, Lui mi dona affetto
un anno nuovo
ancor m’ha regalato.
Già vedo volteggiare una
farfalla,
le bianche ali sbatte appena nate
saltella tra
gli stecchi, a tratti balla
ancora incerta nelle sue
volate,
plana su un fior con la corolla gialla
che brilla
tra pagliuzze aggrovigliate.
Marzo
di Cesare Pavese
Io
sono Marzo che vengo col vento
col
sole e l’acqua e nessuno contento;
vo’
pellegrino in digiuno e preghiera
cercando
invano la Primavera.
Di
grandi Santi m’adorno e mi glorio:
Tommaso
il sette e poi il grande Gregorio;
con
Benedetto la rondin tornata
saluta
e canta la Santa Annunziata.
Primavera
Sarà
un volto chiaro.
S’apriranno
le strade
sui
colli di pini
e
di pietra…
I
fiori spruzzati
di
colore alle fontane
occhieggeranno
come
donne
divertite: Le scale
le
terrazze le rondini
canteranno
nel sole.
La
donzelletta
(pascoliana)
di Piero Colonna Romano
Or
corre per prati sì lieve
leggera!
Passato l'inverno di
neve
amabile la primavera
regala colori.
Ricorda
di fiabe e canzoni
che bocche,
accanto al camino e in
cantoni,
bevendo del vino da brocche,
narravan di
fiori.
Ed ora che corre nel verde
s'inebria del sole
che scalda,
la mente ha felice e si perde,
volteggia
sull'erba spavalda.
Lontane ed in riva a un ruscello
caprette
si van dissetando,
spettacol non v'è di più bello
guardando.
Torna il vento di primavera
di Vincenzo D’Alessio
Torna il vento di Primavera
a seminare la vita.
Tornano rondini sul Tirreno
viaggi antichi.
Torna il sole ogni giorno
a vincere la notte.
Torna il calore del tuo sorriso
nell’aurora sugli scogli.
Da Dopo l’inverno (Fara, 2017)
La primavera è arrivata
di Renzo Montagnoli
S’apre il cielo su prati
che riscattano il grigio dell’inverno
sulle gemme lucenti dei rami
volti in alto a cercar luce e calore.
Sono i primi giorni di una primavera
è il primo tepore che bacia una terra
ancor fredda, ma non più gelida,
e che scioglie le ultime chiazze di neve.
Lassù, nel limpido azzurro,
si rincorrono uccelli in amore
fra striduli richiami, trilli, cinguettii,
un inno al risveglio della natura.
Ancora infagottati, con il berretto in testa,
hanno cominciato a occupare le panchine
dei giardini di ogni città, con gli occhi chiusi
al primo sole tanto che sembran dormire.
Ma quei volti rugosi, quelle membra stanche
non sono abbandonate a Morfeo
stanno invece i vecchietti
a scaldare le ossa e il cuore alla nuova stagione.
Forse ricordano primavere di tanti anni fa
i primi palpiti d’amore l’emozione della passione
un sogno a occhi aperti una ritrovata gioia
per vivere ancora, per quel che resta.
Da Lungo il cammino
Ode alla primavera
di Rosa Staffiere
Primavera si
vede
sui prati di mille fiori
sui bianchi mandorli
sui
peschi vestiti di rosa
sulle campagne di verde erbetta
sui
cigli delle strade
sulle nuvole rosa vaganti
sui monti
disgelati
sui ruscelli spumeggianti
sulle gravide
greggi
sui nidi delle rondini
sulle aiuole dei
giardini
sulle prode di giunchiglia
sulle pianure
solatie
sulle piazze e cortili gremiti
di fanciulli
festanti.
Sera di primavera
di Franca Canapini
In
una sera così
di mezza luna e qualche stella
d’alberi
tutti in fiore tra le luci
nell’aria che s’intenera
non
si dorme e non si veglia.
Cullati dalle ninne degli
uccelli
quietamente si trasogna.
In una sera così
ci
facciamo aria
erba, fiore
nulla.
Ritorna primavera
di Giovanna Giordani
La viola sbuca ai piedi del muretto
la primula risplende nel suo oro
il pirus s’imbelletta di rossetto
fra i rami s’ode il gorgheggiar di un coro
I dormienti si levano dal letto
un venticello scherza un po’ sonoro
fra i capelli senza più il berretto
e il sol ride giocondo su di loro
Si diffonde il profumo della vita
rinasce dentro ai cuori la speranza
alla brezza dell’aria raddolcita
Un’arcana presenza ora c’invita
a muover passi come in una danza
seguendo una musica già udita
E' dolce primavera
di Publio Virgilio Marone
Alla
selve, alle foglie dei boschi è dolce primavera;
a primavera
gonfia la terra avida di semi.
Allora il Cielo, padre
onnipotente, scende
Con piogge fertili
E accende ogni suo
germe. Gli arbusti risuonano
Del canto degli uccelli, i prati
rinverdiscono.
E i campi si aprono: si sparge la tenera
acqua;
ora al nuovo sole si affidano i nuovi germogli.
Le viole sono dei fanciulli scalzi
di Rocco Scotellaro
Sono fresche le foglie dei mandorli
i
muri piovono acqua sorgiva
si
scelgono la comoda riva
gli
asini che trottano leggeri.
Le
ragazze dagli occhi più neri
montano
altere sul carro che stride,
Marzo
è un bambino in fasce che già ride.
E
puoi dimenticarti dell’inverno:
che
curvo sotto le salme di legna
recitavi
il tuo rosario
lungo
freddi chilometri
per
cuocerti il volto al focolare.
Ora
ritorna la zecca ai cavalli,
ventila
la mosca nelle stalle
e
i fanciulli sono scalzi
assaltano
i ciuffi delle viole.
La primavera sorrideva
di Antonio Machado
...Un giorno mi sorprese la primavera
che In tutti i campi
intorno sorrideva.
Verdi foglie in germoglio
gialle
rigonfie gemme delle fronde,
fiori gialli, bianchi e rossi
davano
varietà di toni al paesaggio.
E il sole
sulle
fronde tenere
era una pioggia
di raggi d'oro;
nel
sonoro scorrere
del fiume ampio
si
specchiavano
argentei e sottili i pioppi.
Primavera
di Vincenzo Cardarelli
Oggi
la primavera
è un vino effervescente.
Spumeggia il
primo verde
sui grandi olmi fioriti a ciuffi:
Verdi
persiane squillano
su rosse facciate
che il chiaro allegro
vento
di marzo pulisce:
Tutto è color di prato.
Anche
l'edera è illusa,
la borraccina è più verde
sui vecchi
tronchi immemori
che non hanno stagione.
Scossa da un fiato
immenso
la città vive un giorno
d'umori
campestri.
Ebbra la primavera
corre nel sangue.
Tempo di primavera
di Attilio Bertolucci
È venuto il tempo
che il ranuncolo limpido
rischiara
l'erba
folta ed amara;
fitte e stupite
si schierano sulle prode
le
margherite;
già l'usignolo s'ode.
La primavera di Euridice
di Cristina Bove
Mi trova bella questa primavera
mi trova viva
e piena d'armonia
canta nelle mie cellule rinate
mi fa sentire giovane e divina
a quale prezzo io l'abbia conquistata
non ha più senso rammentare
no
quello che conta è che mi sia arrivata
e che di mille melodie mi prenda
che mi faccia sentire la più amata
ora che Orfeo mi guida
la sua voce
limpida cetra e cuore sovrumano
e questa volta non si volterà
dall'Ade mi resuscita e mi attende
oltre le porte dell'eternità…
(da Il respiro della luna –
Edizioni Il Foglio, 2008)
Primavera
di Giovanni Pascoli
Ed
ecco che un susino
bianco
sbocciò sul verzicar del grano.
Come
un sol fiore gli sbocciò vicino
un
pesco, e un altro. I peschi del filare
parvero
cirri d'umido mattino.
Uscìano
le api. Ed or s'udiva un coro
basso,
un brusìo degli alberi fioriti,
un
gran sussurro, un favellar sonoro.
Dicean
del verno, si facean gl'inviti
di
primavera. Per le viti sole
era
ancor presto, e ne piangean, le viti,
a grandi stille, in cui fioriva il sole.