La
polvere sul cucù
di Vito Moretti
Edizioni Tabula Fati
Narrativa raccolta di racconti
Collana Nuove scritture
Pagg. 168
ISBN 978-88-7475-300-0
Prezzo € 13,00
La grandezza degli umili
“ …Il viso di Ettore riprese forma al chiarore che si
rovesciava dal taglio della porta e la strada sembrò per poco animarsi nelle
sue ombre e nei suoi bracci notturni; pareva anzi che la luna, uscita
all’improvviso dai brandelli di due nuvole, rotolasse con il suo disco sui
cespugli e sui tetti prima di tornare ad abbuiarsi nel gelo della notte….”
Di Vito Moretti, autore di alcuni volumi di
saggistica e soprattutto di sillogi poetiche avevo letto Luoghi, una raccolta di
riuscite poesie ispirate da viaggi, fra le quali quelle frutto di un itinerario in Terrasanta mi avevano
colpito in modo particolare per la capacità di percepire con il cuore e
tradurre in versi ciò che va oltre la razionalità matematica del lavoro della
mente. In particolare, in quelle e in altre, avevo rilevato una religiosità non
di maniera, ma frutto di un’innata sensibilità nei confronti della natura,
ispiratrice quasi mistica e fonte di latenti opportunità per volgersi alla
trascendenza. Ora, questa raccolta di 21 racconti, intitolata La
polvere sul cucù, conferma il mio giudizio positivo sulle qualità
dell’autore.
Si tratta di prose certamente non lunghe, con
tematiche diverse, scritte con una creatività del tutto particolare, dal
risultato assai gradevole, nelle quali è presente la vocazione di estensore di
versi, tanto che questi brani possono essere definiti vere e proprie prose
poetiche, sia per l’armonia che le accompagna, sia per un generale equilibrio
di struttura, in grado di sintetizzare vicende e concetti.
Ciò che accomuna inoltre i racconti sono i
protagonisti, esseri umili, ma dotati di una grande carica umana che li rende
attori unici e principali, portatori di un linguaggio di pace che li eleva a
simboli di come dovrebbe essere l’uomo se segue, per intima convinzione, il
pensiero del Cristo. Siamo in presenza
di una religiosità al di fuori dei vincoli ben precisi della Chiesa e
che riscopre una spiritualità innata che nel messaggio di Gesù trova la sua
definitiva affermazione.
Dal sacerdote che vive la Messa in Le mani del prete alla sofferta, ma
convinta rinuncia di Teresa in Il fiume
nella notte, senza dimenticare l’ascetica figura di Michele in Il martedì della visita, si esplicita un
corale messaggio che, senza esaltare i personaggi in se stessi, ci porta a considerare
una natura umana fondamentalmente tesa al bene, qualora lontana dalle spire
tentatrici del denaro e del potere.
E’ una mano felice quella dell’autore, che mai
s’impone sul lettore, ma che gli porge vicende attraenti in cui lo sfondo
armonico della poesia offre un considerevole contributo. Così le descrizioni
dei paesaggi risaltano come panorami nei quadri del Canaletto, mentre le
atmosfere, nel complesso pacate, tranne che nel drammatico Il presagio del gelo, sono sempre frutto di un’attenta ricostruzione
che avvolge il lettore fin dalle prime righe. In Moretti ci sono sensibilità e
delicatezza, rispetto per gli esseri umani quando essi vivono e magari soffrono
per la loro dignitosa umiltà; e anche i temi scabrosi sono affrontati in punta
di penna, tanto da riuscire perfino a colorare di un soffuso e tenue rosa una
relazione omosessuale (L’altro bene).
Sono brani che nel complesso risultano di elevato
valore, che riescono a coinvolgere e che, pagina dopo pagina, portano a una
grande serenità.
E’ evidente che ci troviamo di fronte a un lavoro
assai valido, ampiamente meritevole di lettura.
Vito
Moretti, originario di
San Vito Chietino, risiede a Chieti. È poeta in lingua
e in dialetto e critico letterario. Ha esordito con alcuni poemetti sul finire
degli anni Sessanta e, successivamente, ha dato alle
stampe varie raccolte di versi, un libro di racconti e alcuni volumi di
saggistica. È tradotto nelle principali lingue moderne.
Recensione
di Renzo Montagnoli
Coinvolgente questa recensione in cui metti in evidenza i punti salienti dell'opera dell'autore e, nello stesso tempo, alcune caratteristiche del suo modo di essere e della sua visione del mondo.
RispondiEliminaMi piace la spiritualità che sembra emergere dalla sua opera, e mi piace soprattutto perché appare tanto profonda quanto informale, così come, secondo me, dovrebbe essere sempre, libera insomma dai pregiudizi.
Ciao.
Piera
Gentile Piera,
Eliminaleggo solo ora il suo commento e le rispondo con piacere, per dirle anzitutto che ha saputo cogliere l'essenza profonda del mio libro. Ogni parola, se giunge sulla pagina dalle profondità dell'io, è sempre autentica ed ha sempre una imprescindibile carica di spiritualità, che il lettore poi mette a beneficio per le proprie avvedutezze.
La ringrazio, dunque, e le stringo cordialmente la mano.
VITO MORETTI