venerdì 4 aprile 2014

Tutte le donne che ho dentro, di Elisabetta Comastri



Tutte le donne che ho dentro
di Elisabetta Comastri
Albus Edizioni
Poesia
Collana Le parole per te
Pagg.  68
ISBN 978-88-96099-42-1
Prezzo € 8,00


L’universo femminile


La produzione poetica nazionale è gigantesca e quindi è facile imbattersi in involontarie ripetizioni di svolgimenti di tematiche. E’ proprio questa situazione, che non di rado indispettisce il lettore, una delle cause che rendono poco appetibili i libri di questo genere e che di conseguenza ne limitano la diffusione. Tuttavia, a volte, capita di imbattermi in spiccate originalità, come nel caso di questa silloge  di Elisabetta Comastri, particolare per il tema (le personalità femminili) e per la qualità dello svolgimento, con versi ben strutturati, con proposizioni mai urlate, anzi contraddistinte da una gradevole levità. Sì,Tutte le donne che ho dentro  è il panorama femminile che l’autrice percepisce nel suo intimo  ed è un po’ un ripercorrere situazioni probabilmente personali che, comuni tuttavia a tante, danno luogo a una proiezione di un campionario femminino di ampio respiro e senz’altro convincente, perché queste figure, a cui sono improntate le varie liriche, sono palpabili, presenze che emergono dalla grigia quotidianità per rivendicare la loro peculiarità. Troviamo infatti l’adolescente, la madre, l’amante e altro ancora, ben delineate, con ognuna un suo destino, ma accomunate da quella percezione che è specificamente femminile e di cui l’uomo, l’essere maschile, ha più una sensazione che un’approfondita ed esatta comprensione. Proprio per questo ritengo quest’opera di particolare utilità per gli uomini, perché trascende la poesia in se stessa per diventare una fine analisi psicologica.  Con ciò non intendo dire che la lettura non sia consigliabile anche alle donne, che possono facilmente ritrovarsi in queste protagoniste, ma che il libro è un’occasione propizia affinchè i maschi possano meglio capire l’universo femminile. E questo è già uno dei meriti della silloge, ma se consideriamo poi l’equilibrio strutturale delle singole poesie, l’ordine logico con cui si susseguono e infine il pathos che talora riescono a creare, ce n’è abbastanza per esprimere un giudizio più che positivo e per consigliarne la lettura.
Di questo avviso, in ordine ai meriti, devono essere stati anche i giurati della seconda edizione del Concorso internazionale Poetando, tanto da assegnare all’opera il primo premio. Non conosco le altre sillogi che vi hanno partecipato, ma di certo questa ha ampi e tali elementi positivi da giustificare l’importante riconoscimento. 


Elisabetta Comastri è nata a Perugia nel 1964. Ha frequentato le scuole, fino al Diploma di Liceo Classico, a Spoleto, dove ha vissuto con la propria famiglia dal 1970.
Nel 1989 ha conseguito il Diploma di Laurea in Lettere presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Perugia. La sua tesi in Dialettologia italiana su “I dolci e i cibi tradizionali per le feste nello spoletino” è pubblicata negli annali della Facoltà di Lettere. Ha insegnato dal 1992 al 1995 alla Scuola Media “S. Benedetto” di Norcia e dal 1995 al Liceo Scientifico “A. Volta”  di Spoleto, dove è ancora in servizio come docente di Italiano e Latino.
Nella scuola in cui insegna segue gli alunni che partecipano a concorsi letterari e di giornalismo per giovani. È inoltre collaboratrice della dirigenza come Figura di Sistema nell’area “Sito web, Biblioteca, rapporti con gli enti esterni e cura dell’immagine della scuola” È da sempre appassionata di lettura e scrittura, che insieme alla cucina costituiscono i suoi hobbies per eccellenza. Ha partecipato a vari concorsi letterari riportando i seguenti risultati: 111 riconoscimenti a concorsi di poesia e prosa, classificandosi 21 volte al primo posto, 16 al secondo,  12 al terzo.
Vari suoi componimenti sono stati antologizzati in diverse riviste letterarie e raccolte poetiche o di narrativa dalle case editrice “Pagine” “Montedit”, Albus Edizioni, Edizioni Nuovi Poeti, Progetto-Cultura (antologia, quest’ultima, del premio Nazionale Quaderni diLinfera, prefata da Maria Luisa Spaziani), Editrice Zona, Ibiskos e altre ancora. Ha pubblicato le seguenti raccolte di poesie: “Il volo” + CD, Morlacchi, Perugia, 2005; “DerFlug”,Morlacchi, Perugia, 2006 (versione tedesca de “Il volo”); “Di pura madre”, Comune di Leonforte, 2010; “Tutte le donne che ho dentro”, Albusedizioni, Napoli, 2010.
“Il volo” ha ottenuto il riconoscimento della menzione di merito come finalista al Premio letterario “Città di Arona” 2006.
“Di pura madre” ha vinto il primo posto alla 32° edizione del premio letterario “Città di Leonforte.
“Tutte le donne che ho dentro” ha ottenuto il primo premio al concorso editoriale Poetando 2010. 
Nel 2009 è stata insignita del premio Talegalli dalla Associazione Amici di Eggi – Spoleto, quale riconoscimento per la sua attività di scrittura e per il contributo alla vita culturale della sua città, con la seguente motivazione:
“Per tenere alto il nome di Spoleto nel campo della narrativa e della poesia, non solo in Italia, ma anche all’estero e soprattutto per saper trasmettere ai suoi lettori la magia delle parole, compagne fedeli e sincere di un viaggio che conduce ai sentieri dell’anima.”
Elisabetta vive tuttora a Spoleto, in una casa in campagna nei pressi della città, insieme ai suoi quattro figli.

Recensione di Renzo Montagnoli


2 commenti:

  1. Se non hai nulla in contrario ti rubo la recensione e la pubblico anche sul mio portale. Penso che almeno questo ad Elisabetta glielo devo in quanto è da diverse edizioni componente qualificata della Giuria del mio Bando Letterario Città di Montieri, oltre ad essere una squisita dicitrice ed ha declamato diverse poesie dei finalisti del mio Premio a Boccheggiano.
    Un sentito complimento ad Elisabetta ed un caro saluto a te che l'ha recensita.
    Armando

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  2. Non conoscevo E. Comastri e mi è piaciuto molto il ritratto che hai fatto di lei, mi hanno incuriosito i contenuti della sua raccolta, e da donna non potevano lasciarmi indifferente. E' vero che si scrive tanto su di noi, così come è altrettanto vero che i temi spesso si ripetono, credo tuttavia che gli argomenti non possano che essere quelli, l'originalità sta nel modo in cui ci si accosta ad essi, e forse la bravura dell'autrice ha là le sue radici.
    Una bella recensione, come sempre, scritta con uno sguardo aperto e sensibile nei confronti delle donne.
    Piera

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