Campane
di Pasqua
di
Gianni Rodari
Campane
di Pasqua festose
che a gloria quest'oggi cantate,
oh voci vicine e lontane
che Cristo risorto annunciate,
ci dite con voci serene:
"Fratelli, vogliatevi bene!
Tendete la mano al fratello,
aprite la braccia al perdono;
nel giorno del Cristo risorto
ognuno risorga più buono!"
E sopra la terra fiorita,
cantate, oh campane sonore,
ch'è bella, ch'è buona la vita,
se schiude la porta all'amore.
che a gloria quest'oggi cantate,
oh voci vicine e lontane
che Cristo risorto annunciate,
ci dite con voci serene:
"Fratelli, vogliatevi bene!
Tendete la mano al fratello,
aprite la braccia al perdono;
nel giorno del Cristo risorto
ognuno risorga più buono!"
E sopra la terra fiorita,
cantate, oh campane sonore,
ch'è bella, ch'è buona la vita,
se schiude la porta all'amore.
Pasqua
di
Massimo Grillandi
Nel
mattino d'aprile
sono chiari i paesi
e sui bruni maggesi
si distende gentile
l'erba nuova. Dai brevi
colli il mandorlo esplode
rosa, e tutte le prode
sono sgombre di neve.
Par che il mondo rinasca
nuovo e intatto, è vicina
la dolcezza divina,
la speranza di Pasqua
sono chiari i paesi
e sui bruni maggesi
si distende gentile
l'erba nuova. Dai brevi
colli il mandorlo esplode
rosa, e tutte le prode
sono sgombre di neve.
Par che il mondo rinasca
nuovo e intatto, è vicina
la dolcezza divina,
la speranza di Pasqua
Marzo
di
Michael Santhers
Occhi
inzaccherati
lustrati da sbadigli,
il caffè lo prepara il ghiro
il merlo ha già pranzato
E' tutto un alitare
che il vento arruola
a fruste di risvegli
Figlie di qualche peccatuccio
del sole sulla terra,le primule
in gara con le viole
perdono a profumo
e a mezzogiorno s'afflosciano
al vanto di luce del padre
Contadini,pettinano insalate
le lumache divorano la forfora
poi passano all'intarsio delle foglie
e qualcuno avvelena il disegno
Cambiano suono le campane
cover a lamenti su una croce
e al tintinnio di monete sugli ulivi,
Pasqua è nell'aria
col suo grigiore nel sereno
e un misticismo malinconico
Da:Vite Tremule
lustrati da sbadigli,
il caffè lo prepara il ghiro
il merlo ha già pranzato
E' tutto un alitare
che il vento arruola
a fruste di risvegli
Figlie di qualche peccatuccio
del sole sulla terra,le primule
in gara con le viole
perdono a profumo
e a mezzogiorno s'afflosciano
al vanto di luce del padre
Contadini,pettinano insalate
le lumache divorano la forfora
poi passano all'intarsio delle foglie
e qualcuno avvelena il disegno
Cambiano suono le campane
cover a lamenti su una croce
e al tintinnio di monete sugli ulivi,
Pasqua è nell'aria
col suo grigiore nel sereno
e un misticismo malinconico
Da:Vite Tremule
Campane
di
Salvatore Armando Santoro
Le
sento ogni giorno
con pioggia e con gelo
quel suono m'arriva
dall'alba alla sera
non sono lontane
le vecchie campane.
A volte le odio,
ché sono assordanti,
mi sveglian di notte
mi fanno pensare
sottili, diafane
le stanche campane.
Ricordano giorni
di festa e di gioia
Natale che arriva
i giochi serali
le vecchie befane
le dolci campane.
E il gloria che suona
a Pasqua assordante
con frotte di bimbi
urlanti per strada
in corsa col cane
le allegre campane.
Riportano vite
che poi sono andate
sorrisi finiti
gli strilli sinistri
di vecchie poiane
le tristi campane
Poi vedo cortei
snodarsi nel nulla
gli amici d'un tempo
un suono che attrista
pesante stamane
a morto campane.
con pioggia e con gelo
quel suono m'arriva
dall'alba alla sera
non sono lontane
le vecchie campane.
A volte le odio,
ché sono assordanti,
mi sveglian di notte
mi fanno pensare
sottili, diafane
le stanche campane.
Ricordano giorni
di festa e di gioia
Natale che arriva
i giochi serali
le vecchie befane
le dolci campane.
E il gloria che suona
a Pasqua assordante
con frotte di bimbi
urlanti per strada
in corsa col cane
le allegre campane.
Riportano vite
che poi sono andate
sorrisi finiti
gli strilli sinistri
di vecchie poiane
le tristi campane
Poi vedo cortei
snodarsi nel nulla
gli amici d'un tempo
un suono che attrista
pesante stamane
a morto campane.
Mattino
di Pasqua
di
Piera Maria Chessa
Camminare
sulla spiaggia
dopo tanto tempo
affiancare il mare
che lento si avvicina
con passi leggeri.
dopo tanto tempo
affiancare il mare
che lento si avvicina
con passi leggeri.
Piacevole
osservarlo
frugando tra i colori
con lo sguardo ogni tanto al cielo
di un azzurro profondo.
frugando tra i colori
con lo sguardo ogni tanto al cielo
di un azzurro profondo.
Mare
e cielo di Sardegna
da sempre amici fedeli
come gli alberi gli arbusti e i fiori
dai toni caldi
in questo sbocciare di primavera.
da sempre amici fedeli
come gli alberi gli arbusti e i fiori
dai toni caldi
in questo sbocciare di primavera.
Canne da
pesca sulla riva
uomini pazienti
in attesa.
uomini pazienti
in attesa.
Silenzio
in questo mattino di Pasqua
giorno di riposo
forse di speranza
per tempi difficili e non previsti.
in questo mattino di Pasqua
giorno di riposo
forse di speranza
per tempi difficili e non previsti.
Pasqua
di
Rosa Staffiere
Pesante
la nostra esistenza
estranea la mondana apparenza
immersi in cupa sofferenza
estremati da lunga degenza.
come lampi improvvisi
si disegnan vacui sorrisi
le corsie mutate in Elisi.
estranea la mondana apparenza
immersi in cupa sofferenza
estremati da lunga degenza.
come lampi improvvisi
si disegnan vacui sorrisi
le corsie mutate in Elisi.
Ma
è calma fuggente, d'umanità sofferente
con la bocca gemente, persa e presa nel niente.
Si torna al passato con giro di vite, povere anime smarrite
nella trappola finite, qual colombe spaurite.
Ma qual complessa natura
qual vetro, fragile creatura
schiacciata e vinta dalla paura
e la meta sempre più oscura
pur nel giorno di Resurrezione
non scema l'inquieta ossessione
nè conforta la mistica Comunione
con Cristo Signore risorto
qui è scarno e labile il conforto
l'animo dal dolore è contorto.
Ma ecco sussurrare una voce
vien giu dalla lignea Croce
il dolore è la benefica foce
d'acqua che purifica e lava
del peccato neanche una bava
il malato è il Cireneo sulla via
che aiuta il figlio di Maria.
Si stende, si spiana la ruga, l'amarezza svanisce nella fuga
le mani si congiungon in preghiera
Osanna, Alleluia Pasqua di primavera!!
con la bocca gemente, persa e presa nel niente.
Si torna al passato con giro di vite, povere anime smarrite
nella trappola finite, qual colombe spaurite.
Ma qual complessa natura
qual vetro, fragile creatura
schiacciata e vinta dalla paura
e la meta sempre più oscura
pur nel giorno di Resurrezione
non scema l'inquieta ossessione
nè conforta la mistica Comunione
con Cristo Signore risorto
qui è scarno e labile il conforto
l'animo dal dolore è contorto.
Ma ecco sussurrare una voce
vien giu dalla lignea Croce
il dolore è la benefica foce
d'acqua che purifica e lava
del peccato neanche una bava
il malato è il Cireneo sulla via
che aiuta il figlio di Maria.
Si stende, si spiana la ruga, l'amarezza svanisce nella fuga
le mani si congiungon in preghiera
Osanna, Alleluia Pasqua di primavera!!
La
luce della Pasqua
di Renzo
Montagnoli
C’è
aria nuova
in quest’alba
che annuncia
un giorno
sereno
e dal
sole
che s’alza
all’orizzonte
s’irradia
una luce
dai mille
riflessi.
E’
questa la luce
di una
nuova speranza
per un
giorno diverso
in un
mondo migliore
in una
vita più umana.
Non
c’è ombra nascosta
che possa
sfuggire
non c’è
angolo buio
che non
la riceva
non c’è
un cuore chiuso
che non
s’apra
ai suoi
raggi.
Attendo
con gioia
che scenda
in me
che colga
quel tanto
o quel
poco
di ciò
che è rimasto
di un’eterna
illusione.
Pasqua
di Ada
Negri
E
con un ramo di mandorlo in fiore,
a le finestre batto e dico: «Aprite!
Cristo è risorto e germinan le vite
nuove e ritorna con l'april l'amore
Amatevi tra voi pei dolci e belli
sogni ch'oggi fioriscon sulla terra,
uomini della penna e della guerra,
uomini della vanga e dei martelli.
Aprite i cuori. In essi irrompa intera
di questo dì l'eterna giovinezza ».
lo passo e canto che la vita è bellezza.
Passa e canta con me la primavera.
a le finestre batto e dico: «Aprite!
Cristo è risorto e germinan le vite
nuove e ritorna con l'april l'amore
Amatevi tra voi pei dolci e belli
sogni ch'oggi fioriscon sulla terra,
uomini della penna e della guerra,
uomini della vanga e dei martelli.
Aprite i cuori. In essi irrompa intera
di questo dì l'eterna giovinezza ».
lo passo e canto che la vita è bellezza.
Passa e canta con me la primavera.
Elegia
Pasquale
di Andrea
Zanzotto
Pasqua
ventosa che sali ai crocifissi
con tutto il tuo pallore disperato,
dov'è il crudo preludio del sole?
e la rosa la vaga profezia?
Dagli orti di marmo
ecco l'agnello flagellato
a brucare scarsa primavera
e illumina i mali dei morti
pasqua ventosa che i mali fa più acuti
E se è vero che oppresso mi composero
a questo tempo vuoto
per l'esaltazione del domani,
ho tanto desiderato
questa ghirlanda di vento e di sale
queste pendici che lenirono
il mio corpo ferita di cristallo;
ho consumato purissimo pane
Discrete febbri screpolano la luce
di tutte le pendici della pasqua,
svenano il vino gelido dell'odio;
è mia questa inquieta
gerusalemme di residue nevi,
il belletto s'accumula nelle
stanze nelle gabbie spalancate
dove grandi uccelli covarono
colori d'uova e di rosei regali,
con tutto il tuo pallore disperato,
dov'è il crudo preludio del sole?
e la rosa la vaga profezia?
Dagli orti di marmo
ecco l'agnello flagellato
a brucare scarsa primavera
e illumina i mali dei morti
pasqua ventosa che i mali fa più acuti
E se è vero che oppresso mi composero
a questo tempo vuoto
per l'esaltazione del domani,
ho tanto desiderato
questa ghirlanda di vento e di sale
queste pendici che lenirono
il mio corpo ferita di cristallo;
ho consumato purissimo pane
Discrete febbri screpolano la luce
di tutte le pendici della pasqua,
svenano il vino gelido dell'odio;
è mia questa inquieta
gerusalemme di residue nevi,
il belletto s'accumula nelle
stanze nelle gabbie spalancate
dove grandi uccelli covarono
colori d'uova e di rosei regali,
e il
cielo e il mondo è l'indegno sacrario
dei propri lievi silenzi.
Crocifissa ai raggi ultimi è l'ombra
le bocche non sono che sangue
i cuori non sono che neve
le mani sono immagini
inferme della sera
che miti vittime cela nel seno
dei propri lievi silenzi.
Crocifissa ai raggi ultimi è l'ombra
le bocche non sono che sangue
i cuori non sono che neve
le mani sono immagini
inferme della sera
che miti vittime cela nel seno
Ecco, ho concluso la lettura e, come sempre, mi ritrovo a pensare a quell'avvenimento misterioso e complesso che è la Pasqua. Testi belli e suggestivi, ogni autore con la sua sensibilità e il suo personale sguardo sulle cose.
RispondiEliminaGrazie, Renzo.
Piera
Grazie, Renzo, per le belle poesie proposte sull'evento pasquale. C'è sempre in noi un desiderio di rinascita, se ci ascoltiamo bene, rinascere nella pace, nella gioia... BUONA PASQUA
RispondiEliminaGio