Autunno
di Danila Oppio
S’alza presto all’alba la leggera bruma
Che al suo apparire tutt’intorno s’abbruna.
Il pallido sole, al far del giorno appare,
e la densa foschia solleva e scompare.
Le foglie ingiallite dalla lieve brezza
Ondeggiano tremule alla sua carezza.
E il rosseggiare del pruno e dell’acacia
Sono timide bimbe, che sole bacia.
Verso sera, cade una sottile pioggia
da nuvole strizzate che il cielo sfoggia
tali fossero bianchi panni da sciacquare
la terra potranno così dissetare.
Castagne e marroni rosolati al forno
Sono deliziosi doni in questo giorno
d’autunno, e bei grappoli d’uva dorati
dal dolce gusto soddisfano i palati.
Rinnova la natura a ogni stagione
E offre quel che produce e con ragione
Coi primi freddi bisogna ben mangiare
Alle calorie non si può rinunciare.
Benvenuto autunno, con le calde sciarpe
per riparare la gola, e calzar le scarpe
più pesanti per tenere i piedi al caldo
a fronteggiare il primo freddo spavaldo.
Autunno
di Guillaume Apollinaire
Passano
nella nebbia
un contadino e il suo bue..
lentamente nella
nebbia d'autunno
che nasconde i poveri tuguri.
E,
mentre s'allontana,
il contadino canta una canzone
triste
Oh, l'autunno, l'autunno
ha sepolto
l'estate.
Passano nella nebbia
due figurine grigie.
Autunno
di Giovanna Giordani
Alberi
incantati
ascoltano
le sinfonie turchesi
del cielo
cristallino
e, all'invito del vento,
che pare
divertito
offrono foglie
ansiose di volare.
Autunno
di Mariangela De Togni
Alte cime guardano
con occhi di neve e sole,
ancora alte nella loro brevità
di cielo e arrese,
alla lentezza profumata
dell’autunno.
Da Frammenti di sale (Fara Editore, 2013)
Autunno
di Piera Maria Chessa
Malinconico
o soave,
come i pensieri
di alcune giornate,
arriva
l’autunno.
Discreto
come voci sussurrate,
lascia la
calda mano
dell’estate che l’accompagna
e fugge
via.
Tenero e indulgente,
avvolto in dolci
soffusi
colori,
inganna con sapienza,
prima di abbandonarsi ai
piedi
dell’impietoso fratello.
Autunno
di Rosa Staffiere
Come
erano spensierati gli autunni
dei miei tempi quando
la casa
odorava di mele cotogne
e nei tini bolliva il mosto.
La
nonna accatastava la legna
per l'inverno che già si
avvertiva
La mamma laboriosa cuciva i grembiuli
per noi
scolari e borse e quaderni
neri con i bordi rossi
comprava
e uno sull'altro
sul comò li poneva.
Nel focolare bruciava
il fuoco
facendo una brace rossa
come un cuore innamorato
e
sopra mettevamo le castagne
appena uscite dal riccio
mentre
si cuocevano cominciavano
a scoppiare facendo tric trac
come
quando si sparavano i mortaretti.
La nebbia che saliva dalla
terra
pareva una signora vestita di tulle
trasparente che
non copriva niente
e in questo intravvedere
usciva una
figura magica, fatata
e tu vedevi quello che desideravi.
Autunno
di Vincenzo Cardarelli
Autunno. Già lo sentimmo venire
nel vento d'agosto,
nelle pioggie di settembre
torrenziali e piangenti
e un brivido percorse la terra
che ora, nuda e triste,
accoglie un sole smarrito.
Ora che passa e declina,
in quest'autunno che incede
con lentezza indicibile,
il miglior tempo della nostra vita
e lungamente ci dice addio.
Colori d’autunno
di Renzo Montagnoli
Odore di mosto sparso all’intorno
nel velo di nebbia mattutino
mentre procedo a lenti passi
per scorgere la nascita di un sole
di colpo impallidito, diafana immagine
dell’astro di fuoco che regnava in estate.
Ma là dove i raggi colpiscono ecco il risveglio
di una natura ancor prodiga di doni.
Dalle saporite castagne ai mielosi cachi
per non parlar dei funghi che timidi
e sospettosi s’affaccian nel fogliame
di un bosco che trascolora ogni ora.
Come la tavolozza di un pittore il rosso
al giallo s’accompagna in una policromia
che sbalordisce sotto un cielo ancora terso,
ma una punta di struggente malinconia
rallenta i battiti del cuore in un autunno
che ha bussato alla mia porta ed è entrato
a ricordarmi che il tempo passa, che la
primavera ormai è un ricordo e che l’estate
ha scandito l’età di mezzo che già è lontana.
Non voglio pensare all’inverno, voglio
cogliere i frutti che ogni stagione può dare
e questo giallo e rosso sono una luce
che giammai potrò scordare,
sono il lampione della vita
che allontana l’oscurità, sono
l’ultimo rifugio in cui poter ancor sognare.
Da Sensazioni ed emozioni
Come fossero neve
(dedicata)
di Tiziana Monari
Ottobre è un filo rosso avvolto dalle nebbie
i boschi già quieti
la stagione arresa all’autunno
un vago tormento di colori sbiaditi
come te fermo all’imbocco
assopito nell’illusione della forma
la vita consunta di vita
la pelle maculata d’ombre
il dolore divenuto eco
che stai lì in muta dissolvenza
il mondo che evapora
il corpo diminuito nella sera
le voci appese per sempre alle ante delle porte
la città che abbassa le serrande
fatta di spigoli, silenziosa ,bianca.
Ci sono lenzuola vecchie di anni qui
federe sbiadite
un vuoto, una pena
mezz’ora di troppo alla fine del giorno
e lacrime che cadono senza rumore
come fossero neve.
Con te, Autunno
di Graziella Cappelli
Ho visto
il tuo cappello
di bacche
ed occhi di castagne
spuntare
da nebbie melanconiche.
Portami
sulle tue spalle
di foglie
sulle coltri marrone
della terra,
nella pioggia che suona
note di cielo
nel vento
che ci pizzica le gote
sotto il sole
che c'infiamma.
Tienimi
come piccola ghianda
sul petto nodoso
cuore a cuore
noi odorosi di vita.
Di corta memoria
di Maria Allo
<<non esiste altro che il mio simile>>
Renè Char
Non c’ è nulla più vivo
del calore d’autunno
sulle cime degli alberi
su rami e germogli
Refoli di pietà
tra le spine dei roveti
con occhi tiepidi di futuro
ma brucati dal silenzio
sul resto anche tra i morti
Non c’è nulla più cupo
di questa guerra che incombe
nulla più inquietante della paura
di non risorgere
L’autunno
di Gavino Puggioni
L'autunno
sta aprendo le sue porte.
Il sole, il vento e
la pioggia
mi fanno compagnia.
Resisto e vivo
il mio autunno,
come dono di vita
che m'avvolge e
mi ama...
ancora.
Morte di una stagione
di Fernanda Pivano
Piovve
tutta la notte
Sulle memorie dell’estate.
Al buio
uscimmo
Entro un tuonare lugubre di pietre
Fermi
sull’argine reggemmo lanterne
A esplorare il pericolo dei
ponti.
All’alba pallidi vedemmo le rondini
Sui fili
fradice immote
Spiare cenni arcani di partenza
E le
specchiavamo sulla terra
Le fontane dai volti disfatti.
Nella luce d’autunno
di Giuseppe Carlo Airaghi
Nell’oro delle sere d’autunno,
nella loro simbologia fraintesa,
ci incamminiamo lungo il sentiero
che costeggia la roggia.
In faccia alla forza del sole che cala
non so dove poggiare lo sguardo
e il passo che non regge il fulgore.
Come renderti evidente questa luce,
condividere a parole il respiro
che mi illudo di avere compreso?
Ci abbaglia un rif lesso che canta
tra i rami di questi alberi spogli,
tra queste foglie gialle, arrese
alla luce clemente di ottobre.
Ripeto parole che in fondo
conosco, capisco da sempre:
quanta bellezza concessa
a sorreggere il peso del mondo.
Da Quello che ancora restava da dire (Fara, 2020)
Rosso d’Autunno
di Vincenzo D’Alessio
Rosso d’Autunno
(occhi bruni)
profumo di castagne
ancora in riccio l’uva
tiene il cuore delle notti
avare di luna
Il melograno riporta
nenie di focolare
dove brillava la fiamma
più chiara dell’alba
attesa invano
Da Nuove anime (Fara, 2019)
Ho letto tutta la raccolta poetica delle odi all'autunno, tutte bellissime! Complimenti agli autori e grazie per aver scelto anche una mia composizione. Buon autunno a tutti. Danila
RispondiEliminaLetto molto volentieri questo bel florilegio di poesie autunnali, complimenti a tutti gli autori Franca
RispondiEliminaSì, Renzo, sono d'accordo con Danila e Franca, come sempre ci offri belle letture e ti sono grata per aver inserito anche un mio testo. Auguro un sereno autunno con tanta poesia!
RispondiEliminaGiovanna
Quanta bellezza in queste poesie! Da leggere lentamente e in silenzio. Si forma così un puzzle dai tanti colori, ogni tessera, una poesia!
RispondiEliminaGrazie sempre, Renzo.
Piera