di
Cristina Bove
Isole
di plastica occupavano gran parte degli oceani, pesci e cetacei
morivano soffocati da sacchetti e bottiglie di plastica, alghe e
coralli erano spariti già da tempo. Gli uccelli marini andavano a
morire ricoperti di catrame sulle spiagge di immondizie nauseabonde.
Sulle
città incombeva lo smog, si propagavano mali incurabili, mali nuovi
e oscuri, mali di tossicodipendenza e asocialità. La violenza
fomentava guerre che arricchivano sempre più i potenti e gli
accaparratori a scapito degli indigenti.
L’odio per il diverso rendeva ciechi e sordi all’altrui sofferenza. Le torture più orribili venivano inventate ed applicate ai corpi di altri esseri umani.
La violenza di genere mieteva donne come spighe, ne occultava le forme ed il pensiero, le lacerava in nome di un amore malato.
L’odio per il diverso rendeva ciechi e sordi all’altrui sofferenza. Le torture più orribili venivano inventate ed applicate ai corpi di altri esseri umani.
La violenza di genere mieteva donne come spighe, ne occultava le forme ed il pensiero, le lacerava in nome di un amore malato.
I
poveri di tutto il mondo, accalcati nelle immense periferie delle
città, rinchiusi in falansteri tra spacciatori e drogati (quelli che
ancora avevano un lavoro nelle fabbriche sortivano al mattino per
guadagnare quanto bastava per sopravvivere e acquistare ciò che le
pubblicità televisive inducevano a consumare), erano carne da
macello nelle guerre tra banche e governanti: un gregge inerme
anestetizzato dai mass-media, ma in cui ciascun individuo,
paradossalmente, era illuso di poter accedere alla classe dei
privilegiati.
Tra
i massimi detentori dei poteri e la massa agonizzante, la borghesia
faceva da spartiacque, forte dei propri valori ereditati, culturali e
finanziari, immersa nel suo egoistico benessere, dedita ai piaceri
dell’arte e del consumo di beni inaccessibili ai miserabili.
Tendaggi
e sipari pomposamente ben distribuiti celavano la natura vera del
caos.
Spettacoli e concerti, opere che sorprendevano le menti distraendole dai ladrocini dei corrotti, dalle violenze di genere, dai disastri ecologici.
Spettacoli e concerti, opere che sorprendevano le menti distraendole dai ladrocini dei corrotti, dalle violenze di genere, dai disastri ecologici.
Società
castali, piramidi umane dove la base, spolpata a morte, costituiva il
concime su cui si innalzavano via via gli strati verso
l’alto.
All’apice i padroni del mondo.
All’apice i padroni del mondo.
Dio
era giunto al culmine di ogni benevolenza e comprensione, nemmeno i
pochi esseri buoni riuscivano a recargli un minimo conforto. Ormai
anche le feste in suo onore gli erano insopportabili. Troppa la
contraddizione tra preghiere e operato, troppa la discriminazione tra
fratelli, troppa ogni verità rivelata.
Quindi riprese in mano la sua creazione, ordinò ai fiumi di ingrossare gli oceani, a questi di esondare fino a coprire le più alte vette. Ai venti di disperdere ogni traccia di malavita umana e trasportare altrove tra le stelle uomini e donne di buona volontà.
Affranto e desolato, aggiunse il pianto alle acque che tutto travolgevano.
Infine rimpastò l’argilla, fece un palla e la scagliò nell’infinito Nulla.
Quindi riprese in mano la sua creazione, ordinò ai fiumi di ingrossare gli oceani, a questi di esondare fino a coprire le più alte vette. Ai venti di disperdere ogni traccia di malavita umana e trasportare altrove tra le stelle uomini e donne di buona volontà.
Affranto e desolato, aggiunse il pianto alle acque che tutto travolgevano.
Infine rimpastò l’argilla, fece un palla e la scagliò nell’infinito Nulla.
Anche la pazienza ha un limite, ha ragione Cristina.
RispondiEliminaUna descrizione accurata degli assurdi comportamenti di noi uomini, fatta con quell'ironia sottile ed efficace che conosciamo bene. Brava.
Piera
Siamo un grande mistero catapultati in questa palla nell'universo. Impastati di bene e male, pur intuendo che è la scelta del bene la nostra salvezza, ci lasciamo travolgere dal male. Siamo misteriose e magnifiche creature. Colpite da una colpa originale? Ma quale fu la colpa degli animali che per vivere devono uccidere altri animali? E il mistero continua... nel nulla?
RispondiEliminaCiao Cri
Gio
Cristina Bove : grande scrittrice, sublime poetessa, Grazie. Ste
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