I segni del tempo
di Renzo
Montagnoli
Di strade tracciate nel tempo che fu
restano immote pietre,
segni di un passato
che l’oblio dell’uomo non degna di
sguardo.
Lì sono le radici,
quello che l’oggi non sarebbe senza il
lavorio dei secoli,
lo scandire di Crono
in un’unica infinita storia
dell’umanità.
Non è più tempo di dei, il tempo non
esiste più.
Corre l’uomo senza avvedersi del
presente,
dimentico del passato, orfano del
futuro.
Ma quelle pietre restano
e sole testimoniano
le lontane civiltà,
avi che nacquero, vissero e morirono
perché nel dopo qualche cosa di loro
rimanesse.
E invece ora
sono solo inerti sassi
che un giorno qualcuno getterà.
Da Canti celtici – Il
Foglio, 2007
Credo che questa colonna
sonora si adatti perfettamente al tema:
Conoscere il passato dovrebbe essere d'aiuto per affrontare il presente e il futuro nonchè ad apprezzare i progressi dell'umanità.
RispondiEliminaMa c'è ancora molto, molto da fare.....
Sempre affascinanti i tuoi Canti celtici! grande Enya
Buona estate Renzo!
Giovanna
C'è un'indifferenza diffusa verso il passato, come qualcosa di scarsa importanza per il presente, figuriamoci per il futuro...
RispondiEliminaNon si riflette sul fatto che tutto nasce proprio da lì, come ogni albero dalle sue radici.
Per fortuna molti studiosi hanno dedicato e continuano a dedicare i loro sforzi a quei mondi lontani, a loro noi dobbiamo tanto.
Concordo con Giovanna: i Canti celtici hanno sempre un fascino particolare.
Ciao.
Piera