La
mia terra
di
Vincenzo D’Alessio
La
mia terra ha capelli
spettinati
di donna acerba
faggete
colme di aquiloni
siepi
al sole.
Acqua
che spira da caverne
pendici
di castagni neri
noccioli
avvinti al laccio
della
luna. Fanciulla pura
che
spia l’infinito, grave
di
rocce sui crinali
secolare
nelle chiese
di
campagna. Ti amo
quando
spremi
i
succhi di settembre
come
la sorte che segni
nella
pace clandestina.
Da La valigia del meridionale e altri viaggi (Fara Editore, 2012)
La
colonna sonora:
Stupenda
RispondiEliminaUn bel testo che sa raccontare così bene l'amore per la terra d'origine, belle immagini, e poi gli ultimi versi dove è più significativa la presenza dell'uomo.
RispondiEliminaQuanti bravi poeti che meriterebbero di essere più conosciuti!
Piera
Bellissima!
RispondiEliminaGiovanna