Orgosolo
di
Sergio Menghi
Tra
i massi della Barbagia
Circondato
da valli selvagge e profumate
Al
ridosso del monte che domina la valle della Luna,
quasi
un fantasma che incute paura,
spunta
Orgosolo, paese solitario e vivo
nel
cuore della Sardegna.
La
rabbia espressa nei murales
Gli
sguardi agghiaccianti dei suoi fieri abitanti
Accolgono
il nostro arrivo
E
all’improvviso sfila, tra i veli neri delle donne
Tutte
uguali ed eleganti
Ed
i singhiozzi soffocati, strazianti dei giovani parenti,
un
solenne funerale
dell’ultimo
condannato dalla giustizia locale.
Intanto,
nella via accanto
Si
vedono i paramenti di una cerimonia nuziale
E
sulla piazza del Municipio
Crivellato
di colpi di arma da fuoco
L’altoparlante
annuncia in dialetto stretto incomprensibile
La
corsa dei cavalli serale.
Poco
prima del tramonto di fuoco,
sulla
piazza antistante il cimitero
si
vedono affluire i cavalieri.
Ragazzi
ed uomini impettiti
Stabili
in sella ai focosi destrieri
Domare,
con abili mosse, dei cavalli ciascuna impennata.
Poi
la corsa, appaiata, sfrenata,
ritmata
dal suon degli zoccoli sull’asfalto infuocato.
Così
si conclude un giorno di festa
Per
gli abitanti del paese più isolato del mondo
Con
centinaia di case senza finestre
Come
bocche spalancate, assetate di progresso.
A
noi rari visitatori
Rimane
impresso il ricordo
Dei
saldi ed arcaici valori
Su
cui si fonda quella esistenza sociale
Piena
di orgoglio e di ‘balentia’.
Versi che descrivono diversi aspetti di una Sardegna ora abbastanza lontana. Bello il riferimento ai murales, attività che continua negli anni, dal contenuto profondo e incisivo. Orgosolo è oggi un paese che ha solide radici nel passato ma, nello stesso tempo, ben proiettata verso il futuro.
RispondiEliminaPiera
La ringrazio del commento/precisazione per questo mio scritto che risale ormai a molto tempo addietro e che non avrei mai pensato potesse raggiungere una dimensione pubblica. Rileggendolo ora vedo un eccesso di realismo rispettoso dei sani valori culturali, sui quali aleggiano i versi di Grazia Deledda che ancora ricordo, impressi in una targa all'imbocco della vallata.
EliminaSergio Menghi