di
Tiziana Monari
Nella
polvere d’oro della sera,
luccica
ammantata dai colori autunnali la vecchia quercia
rifugio
di passeri,cinciallegre e pettirossi levita al vento capriccioso
accarezzata
dalla pioggia sottile, dai presagi tristi della nostalgia
con
i rami più alti sfiora il cuore di corallo delle nuvole
fa
l’amore con libellule incantate
respirando
il tempo nella luce impercettibile del crepuscolo
per
poi concedersi alle ultime ombre, ad un sonno pallido d’avorio e di
brina.
Nuda
di luna, avvezza alla tempesta
come
una fatale baccante guarda la vita degi altri passare
e
sente la notte che fluttua in un brusio di foglie mosse
mentre
la neve cade nel giardino d’inverno
come
una foglia morta d’autunno
come
una rosa rossa di dicembre
ed
inonda il crudele convivio della vita
Come un vecchio saggio la quercia osserva ogni cosa intorno a sé, "guarda la vita degli altri passare", però, nello stesso tempo, è lei stessa vita perché "rifugio di passeri, cinciallegre e pettirossi..."
RispondiEliminaBei versi, belle immagini.
Piera