martedì 5 febbraio 2013

Il Parco del Mincio

                                                Bosco della Fontana con villa gonzaghesca
 
 
 
Il Parco del Mincio

di Renzo Montagnoli

 

                                                             Cicogne nel nido
 

 

 

Istituito dalla Regione Lombardia nel 1984 il Parco del Mincio è una vasta area protetta, estesa su una superficie di circa 16.000 ettari, che va, seguendo il corso del fiume Mincio (emissario del Lago di Garda), dal comune di Peschiera a quello di Sustinente, passando dai rilievi delle Colline Moreniche alla pianura alluvionale del Po.

Se si scende lungo il corso del fiume si incontrano via via borghi di grande interesse storico e paesaggistico, nonché diverse realtà naturali, ognuna con una sua peculiarità al punto che alcune sono elevate al rango di riserva naturale (Riserva Regionale Valli del Mincio, Riserva regionale Castellaro Lagusello, Riserva Statale Bosco Fontana, e queste sono solo le più note).

                                                   Scorcio di Mantova dal Lago di Mezzo


Considerata l’elevata estensione ed il fatto che in esso siano presenti più borghi il Parco è visitabile liberamente.

Se la natura, con il suo paesaggio, la flora e la fauna, è di indubbia attrattiva, vi è anche da considerare il percorso artistico, forse assai più rilevante.

Lungo le rive del fiume Mincio o nelle immediate vicinanze si trovano Ponti sul Mincio, con il suo antico castello del XII secolo, di cui si restano le torri e la cinta merlata, Monzambano, anche qui con un castello medievale, Volta Mantovana, arroccata sulle ultime propaggini delle colline e rivolta alla pianura, Goito, il paese dei Bersaglieri, testimone del nostro Risorgimento, Rodigo, con la frazione di Rivalta, lambita dalle acque del fiume che poco più a sud si amplia, rallenta la sua corsa e si trasforma in un lago, il primo dei tre laghi di Mantova, e appunto Mantova, una più belle città d’arte del mondo, che merita un articolo tutta per sé che magari scriverò in altra occasione, Virgilio, famoso per aver dato i natali al più grande poeta latino, Publio Virgilio Marone, e senz’altro meno noto per il fatto che qui è la mia residenza, Governolo nel comune di Roncoferraro, luogo di celebri battaglie in tempi piuttosto remoti.

A volte affacciati sul fiume, altre più in dentro ci sono luoghi di grandissimo interesse, magari meno noti di Mantova, ma comunque meritevoli di una visita:

- Il Forte di Pietole, struttura abbandonata, ma di cui è previsto il restauro, opera muraria imponente sorta per volontà di Napoleone Bonaparte;

- il Santuario delle Grazie, edificato nel 1406;

- i Mulini del Naviglio, di origine medievale;

- il sito etrusco del Forcello, uno dei meglio conservati in Italia;

- i castelli mantovani (a Volta Mantovana, a Governolo, a Castellaro Lagusello, che è uno dei più bei borghi d’Italia, a Curtatone, a Mantova (quello di San Giorgio, dove di trova la famosa Camera degli Sposi, opera di Andrea Mantegna, purtroppo lesionato dal sisma di quest’anno e in attesa di fondi per i restauri).

                                                             Airone bianco maggiore

Ma il Parco è anche flora e fauna e al riguardo quest’ultima è caratterizzata dalle presenze degli aironi bianchi, degli aironi cinerini, degli aironi guardabuoi, dei cigni reali, dei fischioni, delle garzette, dei germani reali, delle nitticore, delle oche selvatiche, dei tarabusini, delle cicogne, dei cormorani. E questi sono solo i volatili, perché poi ci sono mammiferi, come i caprioli, i cervi, i cinghiali, i gatti selvatici, le lepri, le volpi, i ricci, ecc. Non mancano poi i rettili, fra i quali la biscia d’acqua e il biacco; la vipera aspis è invece presente in modo più marcato nel Bosco della Fontana. E poi con tanta acqua ci sono naturalmente i pesci, dalla trota al persico, dal luccio al persico-trota, dalla tinca al pesce gatto. Per quanto riguarda la flora, a parte i maestosi salici piangenti che sovente si rispecchiano nelle acque del fiume, uno dei tre laghi di Mantova, quello superiore, presenta anche i fior di loto, stupendi e caratteristici durante la fioritura.
 
                                                       Tramonto con i fiori di loto
 

A girare e a camminare vien fame e queste sono zone dove si mangia bene e in cui si beve altrettanto bene, soprattutto se si ha l’accortezza di ordinare i vini (bianchi, rossi e rosati) dei Colli mantovani, considerati di assoluta eccellenza.

Come arrivare?

La base ideale è Mantova e vicino alla città ci sono le due uscite (Mantova Nord e Mantova Sud) dell’Autostrada del Brennero (A22); inoltre c’è un servizio ferroviario, invero assai modesto, con partenze da Modena, Verona, Milano, Nogara (VR); da ultimo c’è anche il Valerio Catullo, l’aeroporto sito vicino a Villafranca di Verona, da cui dista una quindicina di chilometri, mentre invece da Mantova sono circa 35 chilometri.

Ad ogni buon conto di seguito riporto i link di approfondimento e di utilità, con notizie più ampie sul parco, su dove alloggiare, dove mangiare, dove andare:

 


 


 


 


                                                              Valli del Mincio
 

Le fotografie sono state tratte dal Sito Internet del Parco del Mincio.

 

7 commenti:

  1. che meraviglia tutto! foto e scrittura.
    grazie

    cri

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  2. Ho visiutato più volte Mantova, che è un autentico goiello d'arte, ma nulla sapevo delle bellezze di questo parco. Penso che, con la bella stagione, salterà fuori l'occasione per vedere questa meraviglia della natura.

    Agnese Addari

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  3. Grazie Renzo. Sono i gioielli nascosti della nostra bella Italia. Ne terrò conto con l'avvento della bella stagione!
    Gio

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  4. Bei luoghi, bel servizio! Mantova me la ricordo come un gran bella città, ricca di storia. Il resto non lo conoscevo, chissà che...

    franca

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  5. Mantova è bella, lo sarà certamente anche il Parco del Mincio, almeno leggendo la tua magistrale e appascionata descrizione, ma vuoi mettere la Romagna: le sue spiagge, le sue città : Cesenatico, Cesena,Rimini e San Marino, oltre all'entroterra con paesi bomboniera, inseriti lungo i suoi fiumi, che come vene solcano dolci colline e paesaggi unici...! E tu, da frequentatore di questi luoghi fiabeschi, non puoi smentirmi.... Forse avrò esagerato un poco, ma come indigeno ne sono convinto. Stefano

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    1. Dai che la Romagna è un'altra cosa: mare piatto, spiaggia piatta, tortellini, sangiovese, piadine, polpettine, insomma qualcosa c'è anche lì da voi e quindi non andate giù di morale....

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  6. Avevo già letto questo tuo post ma un po' di fretta, senza lasciare un commento, però a me piace leggere con calma, assaporando al massimo. L'ho fatto oggi e mi sono resa conto che molte cose mi erano sfuggite.
    E' stato bello intraprendere questo viaggio, soffermarmi nei luoghi da te citati, riguardare le foto.
    Sono passata velocemente, tanti anni fa, intorno a Mantova ma vi tornerò con l'intenzione di conoscerla a fondo, proprio come merita. Bellezze paesaggistiche, architettoniche e Storia, questo è il luogo in cui hai la fortuna di vivere, grazie per avercene parlato.

    Piera

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