Codice interiore
di Maria
Teresa Santalucia Scibona
Introduzione di Mons.
Antonio Riboldi
Prefazione di Alessandro
Fo
Copertina di Paola
Imposimato
Edizioni Cantagalli
Poesia
Pagg. 80
ISBN 9788882728397
Prezzo € 10,00
Prezzo € 10,00
La fede in versi
La poesia religiosa, tipica del cristianesimo, è un
genere che ha lontane origini, tanto che si può dire con certezza che nasca con
il Cantico delle creature di
Francesco d’Assisi (1182 – 1226) e che poi tragga nuova linfa con il Laudario di Jacopone da Todi (1233 –
1306). Altre epoche, si potrà obiettare, ma se ha un senso ben preciso nella
storia della religione cristiana il fatto che sia esistito un monaco come San
Francesco che, predicando la povertà,
intendeva richiamare la Chiesa ai valori fondanti della stessa,
successivamente chi scrive di poesia religiosa lo fa quasi sempre non per protesta o monito, ma
per provare che la fede, quando forte e sincera, trova ampi sbocchi nell’arte,
senza con questo pervenire a discussioni teologiche, ma unicamente volta alla
gloria di Dio. E non è che il genere escluda gli altri, tant’è che ebbero a
scrivere composizioni religiose anche poeti come Giuseppe Ungaretti, Salvatore
Quasimodo, Umberto Saba, Mario Luzi e altri contemporanei di eccellente livello
che qui per brevità tralascio di elencare.
Perché questa mia introduzione, questo cappello che
può anche far sorridere? La risposta è nel fatto che per i motivi più diversi
anche autori assai meno noti, e includo fra questi pure il sottoscritto, hanno
scritto e scrivono, sia pure occasionalmente, poesie di carattere religioso,
perché il discorso con il trascendente non è e non può essere solo
rigorosamente intimo, e la religione, se anche è una convinzione individuale,
diventa pur sempre un fatto sociale, così che il proselitismo assume le
caratteristiche di una partecipazione volta a un rafforzamento collettivo del
nostro credo.
In una poetessa quanto mai versatile come Maria Teresa Santalucia Scibona , che fra l’altro
nelle sue sofferenze fisiche trova motivo per rinsaldare la sua fede, non
potevano quindi mancare liriche religiose e la prova si trova in questa silloge
da poco uscita per i tipi dell’editore Cantagalli di Siena.
Già il titolo, Codice interiore, evoca immagini di
antichi amanuensi intenti nelle celle dei monasteri a trascrivere i quattro
Vangeli, il che richiama il profumo sublimante di una fede astratta dalla
realtà contingente, ma Codice interiore può significare
anche un’indelebile norma, frutto di convinzioni, che guida la vita e che
perfino in forza della fede ne accetta il suo corso come una prova
dell’esistenza di un’entità suprema che lo determina, fra gioie e dolori, fra
silenzi e rumori. Non è però rassegnazione al proprio destino, non è
accettazione delle proprie sofferenze come un ordine a cui non è possibile
opporsi, anzi dalle stesse, da quel dolore si trae la forza per vivere perché
sono la prova che nulla è lasciato al caso e che in un disegno superiore esse
sono al contempo stimolo e attenzione di un Dio non bizzoso, non con la barba,
ma che più ama questi suoi figli meno fortunati.
E allora perché non cantare la gloria del Signore?
….
E negli
incerti passi che tentiamo
sei come
un padre che gioca
e si
nasconde al figlioletto
che mal si
regge in piedi.
……..
……..
Illumina
Signore
un raggio
siderale che indichi
la via del
Paradiso perduto.
Le poesie contenute in questa silloge riflettono
inequivocabilmente una fede superiore a ogni dogma; non si tratta di credere
sussistendo il dubbio, ma nel dubbio di credere, perché se non fosse così nulla
sarebbe e nulla saremmo.
Certo che per leggere e apprezzare questi versi è
necessario, anzi indispensabile non essere degli agnostici, perché perfino un
ateo, nella negazione, che è pure fede all’incontrario, potrà illuminarsi di
parole e di concetti che sono di una vitale spiritualità, un’aspirazione
all’Assoluto che non può lasciare indifferenti.
E non si tratta di teologia, quella è altra cosa,
qui più semplicemente, ma anche più solennemente è una sublimazione della
propria anima.
Leggete Codice interiore: sarà un’esperienza
unica e indimenticabile.
M. TERESA SANTALUCIA SCIBONA, è nata e vive a Siena, già Presidente
Provinciale della FENALC (Federazione Nazionale Liberi Circoli),è Presidente
per Siena del MOPOEITA ( Movimento
per la diffusione della Poesia in Italia). La Biblioteca Universitaria senese
della Facoltà di Lettere e Filosofia, ha istituito un Fondo Letterario a suo
nome.(Seduta 27/4/2005).
Il 15 Agosto 2000, dal Concistoro del Mangia, è stata insignita di medaglia d’oro
di civica riconoscenza, per alti meriti culturali. Il 17 Ottobre 2009, è stata insignita del Premio “ Idilio Dell’Era,
“alla Carriera dal Comitato Associativo “ Idilio Dell’Era”. E’ Socia effettiva
del P.E.N. Club Italiano, del Sindacato
Liberi Scrittori Italiani, della Fondazione Letteraria “ Luciano Bianciardi “di Grosseto, del Centro di Documentazione sulla
Poesia contemporanea “ Lorenzo Montano”
di Verona. Fa parte del Consiglio “Cateriniani
nel Mondo” per la Letteratura, con diritto al voto. Per oltre un decennio
ha curato le serate letterarie del “Salotto
della Cultura e del Vino” della Enoteca Italiana di Siena. Come giornalista
ha seguito per 17 anni, le sorti del “Premio
Letterario Viareggio – Rèpaci”
Ha pubblicato i seguenti libri di
Poesia:-
“ IL
MIO TERRENO LIMITE” 1984 Ed. La Nuova Fortezza (Li), a cura di Miriana Bogi
“ I
GIORNI DEL DESIDERIO” 1988 Piovan Ed. Abano Terme, a cura di Gabriella
Sobrino
“ IL
TEMPO SOSPESO” 1993 Edizioni del Leone (Ve), prefazione di Giorgio Luti.
“ MOSE’
” 1996 Edizioni dell’Oleandro (Roma), prefazione di Angelo Lippo.
“ VARIANTI
D’AMORE” Suppl.to n. 35 (gennaio-marzo 1988) Rivista “Portofranco” (Ta)
“ IL
VIAGGIO VERTICALE” 2001, I Quaderni della Valle N. 27 Edizioni di Emilio
Coco.
“ LE
TEMPS SUSPENDU ET LA VIE ASSISE” 2002 Prospettiva Editrice a cura di
Giorgio Luti, postfazione di Walter Nesti, traduzione di Ben Felix Pino.
“ L’AMORE
IMPERFETTO” 2003 Helicon Edizioni - Arezzo, a cura di Neuro Bonifazi
“ LA
CONTESA DEI VINI” 2005 Pascal Editrice (Siena), a cura di Vinicio Serino.
“ IL
SOGNO DEL CAVALLO “ 2008 Pascal Editrice (Siena) a cura di Mario Comporti e
Fausto Tanzarella
“ NUTRIMENTI
PER L’ANIMA” 2009 Joker Editore a cura di Sandro Montalto
“ VERSI
E CROMIE” Solodieci Poesie 2009 Lieto Colle Editore
“ L’INCONTRO
DI DUE VITE EPISTOLARIO DI MARIO VERDONE” 2010 Sampognaro&Pupi Edizioni
a cura di Vinicio Serino.
Audio CD POESIE SCELTE (2005), disco recitato dall’attrice Paola Lambardi
CD “MISCELLANEA POETICA”(2007) recitano, gli attori Walter Maesosi, Daniela Barra, al
piano M°.Giovanni Monti. Edizioni Le Carrozze Records di Vanni Vincenzo- Siena
Il suo testo di Lauda “ Accanto a Te Signore”, è stato musicato
dal M° Gian Paolo Luppi, tradotto in tedesco e pubblicato
dalle dalle Edizioni Musicali Peters di Francoforte.
Alle sue opere si sono ispirati i
pittori Giuseppe Amadio, Angelo Battista,
Angela Carli, Ida Negrini, Paola
Imposimato, Enzo Santini, Anna Sticco, gli scultori Michele Donadoni e Andrea
Roggi.
La recitazione del poemetto in versi “MOSE’ con gli attori Paola Lambardi, Guido Bocci, Erminio Jacona , è alla sua
tredicesima replica
E’ inserita in numerose Antologie di
autori contemporanei come :- “ Greta Garbo e Sergio Vacchi nel Palazzo del Ridotto di Cesena” – Catalogo del
Novembre 2003 - Fondazione Vacchi - Castello di Grotti – Ville di Corsano-
Siena
“ La Donna e gli Amori” a cura di Gabriella Sobrino e Antonietta Garzia (giugno 2001) –
Introduzione di Paolo Crepet -
Loggia de’ Lanzi Editori -Firenze
“ C come Cuore” saggio di Gabriele La Porta ( Ottobre2003)
Pratiche Editrice Mondadori
“P come Passioni – Dizionario delle
emozioni e dell’estasi” a cura di Gabriele
La Porta (Ottobre 2005) Marco Tropea Editore – Mondadori Printing S.p.A –
Milano
EDIZIONI SCETTRO DEL RE - ROMA“ Appunti Critici” La poesia
Italiana del tardo Novecento tra conformismi e nuove proposte “- saggio a cura
di Giorgio Linguaglossa - (Dicembre
2002)- “ Poeti Italiani Verso il Nuovo Millennio”- saggio a cura di Dante Mafia ( Dicembre. 2000)
- E’ inclusa nel Dizionario Autori e nella Letteratura Italiana
del Secondo Novecento -Edizioni Bastogi (Foggia), Helicon (Ar), Guido Miano
(Mi).
Sulla sua poetica Pina Frascino Panussis ha
scritto :- “Saggi e interventi” (1995) -Edizioni. Pisangrafica - Pisa ; “ LE OCCASIONI DEL PENSIERO ” (1997)
Masso delle Fate Edizioni - Signa, con interventi critici di Sandro Briosi, Guido. Cecchi, Gaetano
Chiappini, Marcello Fabbri, Giorgio Luti, Carmelo Mezzasalma, Walter Nesti,
Vinicio Serino, Gabriella Sobrino e testimonianze di Oreste Macrì, Giuliano.
Manacorda, Giorgio Saviane, Ferruccio Ulivi,Vittorio Vettori ed altri noti
scrittori.
Recensione di Renzo
Montagnoli
Un saluto caro, insieme alle congratulazioni per il nuovo libro, alla carissima Maria Teresa.
RispondiEliminaPotresti per favore, mandarmi il tuo nuovo indirizzo email? Ho solo il vecchio che non funziona piu'.
Abbraccioni
Sergio Sozi
Complimenti al recensore e all'autrice. Credo che la fede ci aiuti a vivere meglio il mistero della vita; è un po' come la poesia, la senti e l'accetti perchè capisci che ti fa bene all'anima, al di là di ogni dubbio.
RispondiEliminaGiovanna
Sempre coinvolgenti le tue recensioni, e dopo aver letto si ha la certezza di conoscere meglio l'autore di cui ci hai parlato.
RispondiEliminaAvevo già letto qui e su Arteinsieme alcune cose su questa poetessa, oggi hai aggiunto un nuovo "tassello" per una migliore conoscenza della sua poetica.
Ciao.
Piera