Meglio…
di
Renzo Montagnoli
Meglio
morire
quando
si corre nel vento,
ogni
giorno diverso, ogni cosa mai uguale
nella
pubertà che è la più bella età.
Dopo,
i
soliti riti tribali, la villeggiatura
tutti
intruppati, la partita di calcio la domenica,
lo
stanco bacio della buona notte.
Meglio
morire
con
in bocca il sapore
di
un bacio rubato
e
il fremito che ancora invade il corpo.
Baci
anonimi,
quasi
dovuti, sapori di salsa di pomodoro
o
peggio ancora l’acre aroma del tabacco
baci
senza passione in giorni grigi di noia.
Meglio
morire
quando
si cavalca l’onda
nella
speranza che non si spenga mai,
nel
desiderio di affondare in un mare di specchi.
La
monotonia delle giornate,
ogni
cosa che ha un suo prezzo,
anche
l’affetto, se ancor si può chiamarlo tale.
E
infine l’attesa di quel momento senza ormai rimpianti.
Meglio
sarebbe
non
essere mai nati
per
non dover poi
morire
ogni giorno.
Da La
pietà
La
colonna sonora:
Un testo di grande consapevolezza, anche amaro. Il contrasto tra la giovinezza e l'età matura, età questa che costringe a fare delle riflessioni, esami di coscienza anche faticosi.
RispondiEliminaMa io credo che la vita, in ogni suo periodo, ci faccia dei doni, nonostante tutto, e la stessa vita dei ragazzi in fondo non è sempre così semplice come può sembrare.
Grazie.
Piera
E' vero che la vita troppo spesso ci presenta certi suoi lati negativi, ma anche per un solo attimo di gioia e felicità penso che valga la pena viverla! Non c'è dubbio che la vita sia un grande mistero, ma è anche un prezioso gioiello che troppo spesso non ci curiamo di calpestare e distruggere. Grazie sempre Renzo per l'amicizia che ci regali!
RispondiEliminaGio