lunedì 18 marzo 2019

I cieli di Gerusalemme, di Laura Vargiu





I cieli di Gerusalemme
di Laura Vargiu



Si specchiano i cieli di Gerusalemme
nella vanità delle cupole d’oro
di chiese e moschee,
cullando litanie millenarie
che il Muro del Pianto sussurra


Cieli di preghiere, nuvole e stelle leggere


Passeggiano in bilico i cieli di Gerusalemme
sopra il serpente di cemento
che stritola il cuore degli uomini,
luccicando su pietre, canne di fucili
e pozze di sangue che bagnano una terra d’ulivi


Cieli di odio, paura e antichi pianti che si rinnovano


Si rincorrono i cieli di Gerusalemme
nei quartieri dell’esilio
tra i profumi vagabondi di sesamo e timo,
riecheggiando nei versi dei poeti
e nelle note spezzate dei canti della resistenza


Cieli di villaggi perduti, macerie di memorie e diaspore nuove


Si riflettono i cieli di Gerusalemme
negli occhi dei bambini che non li hanno mai visti
e in quelli dei vecchi che ancora li piangono,
sventolando nei colori di una bandiera
che non trova più la strada di casa


Cieli di sogni e risvegli da notti incompiute


Cieli di rassegnazione e speranze sospese di un popolo.




Da I cieli di Gerusalemme e altri versi vagabondi (L’Argolibro, 2016)


1 commento:

  1. Forse l'avevo già letta, ma che piacere rileggerla! Purtroppo ancora una volta la follia dell'uomo e la bellezza della natura si scontrano creando macerie e desolazione. Versi belli e profondi.
    Piera

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