venerdì 7 dicembre 2012

Codice interiore, di Maria Teresa Santalucia Scibona




Codice interiore

di Maria Teresa Santalucia Scibona

Introduzione di Mons. Antonio Riboldi

Prefazione di Alessandro Fo

Copertina di Paola Imposimato

Edizioni Cantagalli


Poesia

Pagg. 80

ISBN 9788882728397
Prezzo € 10,00

 

 

La fede in versi

 

 

La poesia religiosa, tipica del cristianesimo, è un genere che ha lontane origini, tanto che si può dire con certezza che nasca con il Cantico delle creature di Francesco d’Assisi (1182 – 1226) e che poi tragga nuova linfa con il Laudario di Jacopone da Todi (1233 – 1306). Altre epoche, si potrà obiettare, ma se ha un senso ben preciso nella storia della religione cristiana il fatto che sia esistito un monaco come San Francesco che, predicando la povertà,  intendeva richiamare la Chiesa ai valori fondanti della stessa, successivamente chi scrive di poesia religiosa lo fa  quasi sempre non per protesta o monito, ma per provare che la fede, quando forte e sincera, trova ampi sbocchi nell’arte, senza con questo pervenire a discussioni teologiche, ma unicamente volta alla gloria di Dio. E non è che il genere escluda gli altri, tant’è che ebbero a scrivere composizioni religiose anche poeti come Giuseppe Ungaretti, Salvatore Quasimodo, Umberto Saba, Mario Luzi e altri contemporanei di eccellente livello che qui per brevità tralascio di elencare.

Perché questa mia introduzione, questo cappello che può anche far sorridere? La risposta è nel fatto che per i motivi più diversi anche autori assai meno noti, e includo fra questi pure il sottoscritto, hanno scritto e scrivono, sia pure occasionalmente, poesie di carattere religioso, perché il discorso con il trascendente non è e non può essere solo rigorosamente intimo, e la religione, se anche è una convinzione individuale, diventa pur sempre un fatto sociale, così che il proselitismo assume le caratteristiche di una partecipazione volta a un rafforzamento collettivo del nostro credo.

In una poetessa quanto mai versatile come Maria Teresa Santalucia Scibona, che fra l’altro nelle sue sofferenze fisiche trova motivo per rinsaldare la sua fede, non potevano quindi mancare liriche religiose e la prova si trova in questa silloge da poco uscita per i tipi dell’editore Cantagalli di Siena.

Già il titolo, Codice interiore, evoca immagini di antichi amanuensi intenti nelle celle dei monasteri a trascrivere i quattro Vangeli, il che richiama il profumo sublimante di una fede astratta dalla realtà contingente, ma Codice interiore può significare anche un’indelebile norma, frutto di convinzioni, che guida la vita e che perfino in forza della fede ne accetta il suo corso come una prova dell’esistenza di un’entità suprema che lo determina, fra gioie e dolori, fra silenzi e rumori. Non è però rassegnazione al proprio destino, non è accettazione delle proprie sofferenze come un ordine a cui non è possibile opporsi, anzi dalle stesse, da quel dolore si trae la forza per vivere perché sono la prova che nulla è lasciato al caso e che in un disegno superiore esse sono al contempo stimolo e attenzione di un Dio non bizzoso, non con la barba, ma che più ama questi suoi figli meno fortunati.

E allora perché non cantare la gloria del Signore?

….

E negli incerti passi che tentiamo

sei come un padre che gioca

e si nasconde al figlioletto

che mal si regge in piedi. 

……..

……..

 

Illumina Signore

un raggio siderale che indichi

la via del Paradiso perduto.

 

Le poesie contenute in questa silloge riflettono inequivocabilmente una fede superiore a ogni dogma; non si tratta di credere sussistendo il dubbio, ma nel dubbio di credere, perché se non fosse così nulla sarebbe e nulla saremmo.

Certo che per leggere e apprezzare questi versi è necessario, anzi indispensabile non essere degli agnostici, perché perfino un ateo, nella negazione, che è pure fede all’incontrario, potrà illuminarsi di parole e di concetti che sono di una vitale spiritualità, un’aspirazione all’Assoluto che non può lasciare indifferenti.

E non si tratta di teologia, quella è altra cosa, qui più semplicemente, ma anche più solennemente è una sublimazione della propria anima.

Leggete Codice interiore: sarà un’esperienza unica e indimenticabile.

 

 

 

 

 

 

 

M. TERESA SANTALUCIA SCIBONA, è nata e vive a Siena, già Presidente Provinciale della FENALC (Federazione Nazionale Liberi Circoli),è Presidente per Siena del MOPOEITA ( Movimento per la diffusione della Poesia in Italia). La Biblioteca Universitaria senese della Facoltà di Lettere e Filosofia, ha istituito un Fondo Letterario a suo nome.(Seduta 27/4/2005).

Il 15 Agosto 2000, dal Concistoro del Mangia, è stata insignita di medaglia d’oro di civica riconoscenza, per alti meriti culturali. Il 17 Ottobre 2009, è stata insignita del Premio “ Idilio Dell’Era, “alla Carriera dal Comitato Associativo “ Idilio Dell’Era”. E’ Socia effettiva del P.E.N. Club Italiano, del Sindacato Liberi Scrittori Italiani, della Fondazione Letteraria “ Luciano Bianciardi “di Grosseto, del Centro di Documentazione sulla Poesia contemporanea “ Lorenzo Montano” di Verona. Fa parte del Consiglio “Cateriniani nel Mondo” per la Letteratura, con diritto al voto. Per oltre un decennio ha curato le serate letterarie del “Salotto della Cultura e del Vino” della Enoteca Italiana di Siena. Come giornalista ha seguito per 17 anni, le sorti del “Premio Letterario Viareggio – Rèpaci

Ha pubblicato i seguenti libri di Poesia:-

 

IL MIO TERRENO LIMITE” 1984 Ed. La Nuova Fortezza (Li), a cura di Miriana Bogi

I GIORNI DEL DESIDERIO” 1988 Piovan Ed. Abano Terme, a cura di Gabriella Sobrino

IL TEMPO SOSPESO” 1993 Edizioni del Leone (Ve), prefazione di Giorgio Luti.

MOSE’ ” 1996 Edizioni dell’Oleandro (Roma), prefazione di Angelo Lippo.

VARIANTI D’AMORE” Suppl.to n. 35 (gennaio-marzo 1988) Rivista “Portofranco” (Ta)

IL VIAGGIO VERTICALE” 2001, I Quaderni della Valle N. 27 Edizioni di Emilio Coco.

LE TEMPS SUSPENDU ET LA VIE ASSISE” 2002 Prospettiva Editrice a cura di Giorgio Luti, postfazione di Walter Nesti, traduzione di Ben Felix Pino.

L’AMORE IMPERFETTO” 2003 Helicon Edizioni - Arezzo, a cura di Neuro Bonifazi

LA CONTESA DEI VINI” 2005 Pascal Editrice (Siena), a cura di Vinicio Serino.

IL SOGNO DEL CAVALLO “ 2008 Pascal Editrice (Siena) a cura di Mario Comporti e Fausto Tanzarella

NUTRIMENTI PER L’ANIMA” 2009 Joker Editore a cura di Sandro Montalto

VERSI E CROMIE” Solodieci Poesie 2009 Lieto Colle Editore

L’INCONTRO DI DUE VITE EPISTOLARIO DI MARIO VERDONE” 2010 Sampognaro&Pupi Edizioni a cura di Vinicio Serino.

Audio CD POESIE SCELTE (2005), disco recitato dall’attrice Paola Lambardi

CD “MISCELLANEA POETICA”(2007) recitano, gli attori Walter Maesosi, Daniela Barra, al piano M°.Giovanni Monti. Edizioni Le Carrozze Records di Vanni Vincenzo- Siena

 

Il suo testo di Lauda “ Accanto a Te Signore”, è stato musicato dal M° Gian Paolo Luppi, tradotto in tedesco e pubblicato dalle dalle Edizioni Musicali Peters di Francoforte.

Alle sue opere si sono ispirati i pittori Giuseppe Amadio, Angelo Battista, Angela Carli, Ida Negrini, Paola Imposimato, Enzo Santini, Anna Sticco, gli scultori Michele Donadoni e Andrea Roggi.

La recitazione del poemetto in versi “MOSE’ con gli attori Paola Lambardi, Guido Bocci, Erminio Jacona , è alla sua tredicesima replica

E’ inserita in numerose Antologie di autori contemporanei come :- “ Greta Garbo e Sergio Vacchi nel Palazzo del Ridotto di Cesena” – Catalogo del Novembre 2003 - Fondazione Vacchi - Castello di Grotti – Ville di Corsano- Siena

“ La Donna e gli Amori” a cura di Gabriella Sobrino e Antonietta Garzia (giugno 2001) – Introduzione di Paolo Crepet - Loggia de’ Lanzi Editori -Firenze

“ C come Cuore” saggio di Gabriele La Porta ( Ottobre2003) Pratiche Editrice Mondadori

“P come Passioni – Dizionario delle emozioni e dell’estasi” a cura di Gabriele La Porta (Ottobre 2005) Marco Tropea Editore – Mondadori Printing S.p.A – Milano

EDIZIONI SCETTRO DEL RE - ROMA“ Appunti Critici” La poesia Italiana del tardo Novecento tra conformismi e nuove proposte “- saggio a cura di Giorgio Linguaglossa - (Dicembre 2002)- “ Poeti Italiani Verso il Nuovo Millennio”- saggio a cura di Dante Mafia ( Dicembre. 2000)

- E’ inclusa nel Dizionario Autori e nella Letteratura Italiana del Secondo Novecento -Edizioni Bastogi (Foggia), Helicon (Ar), Guido Miano (Mi).

Sulla sua poetica Pina Frascino Panussis ha scritto :- “Saggi e interventi” (1995) -Edizioni. Pisangrafica - Pisa ; “ LE OCCASIONI DEL PENSIERO ” (1997) Masso delle Fate Edizioni - Signa, con interventi critici di Sandro Briosi, Guido. Cecchi, Gaetano Chiappini, Marcello Fabbri, Giorgio Luti, Carmelo Mezzasalma, Walter Nesti, Vinicio Serino, Gabriella Sobrino e testimonianze di Oreste Macrì, Giuliano. Manacorda, Giorgio Saviane, Ferruccio Ulivi,Vittorio Vettori ed altri noti scrittori.

 

Recensione di Renzo Montagnoli

 

3 commenti:

  1. Un saluto caro, insieme alle congratulazioni per il nuovo libro, alla carissima Maria Teresa.
    Potresti per favore, mandarmi il tuo nuovo indirizzo email? Ho solo il vecchio che non funziona piu'.
    Abbraccioni
    Sergio Sozi

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  2. Complimenti al recensore e all'autrice. Credo che la fede ci aiuti a vivere meglio il mistero della vita; è un po' come la poesia, la senti e l'accetti perchè capisci che ti fa bene all'anima, al di là di ogni dubbio.
    Giovanna

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  3. Sempre coinvolgenti le tue recensioni, e dopo aver letto si ha la certezza di conoscere meglio l'autore di cui ci hai parlato.
    Avevo già letto qui e su Arteinsieme alcune cose su questa poetessa, oggi hai aggiunto un nuovo "tassello" per una migliore conoscenza della sua poetica.
    Ciao.

    Piera

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