giovedì 9 maggio 2013

L'amore, di Renzo Montagnoli


Tutti, chi più chi meno, l’hanno provato, ma che cos’è veramente?

 


 

 

 

L’amore

di Renzo Montagnoli

 

 

Lenta veniva lungo il sentiero

e i fiori di campo chinavano il capo

al suo passaggio di ninfa terrena.

Più s’appressava meno vedevo

i colori del cielo e dell’erba

solo notavo l’incedere flessuoso

del suo corpo ancora acerbo.

Andava con gli occhi bassi

ma nel passarmi accanto

sollevò lo sguardo

incontrando il mio

e fu come se all’improvviso

la primavera piombasse

sul nostro lungo inverno

a cacciare dal corpo

il freddo di giorni di solitudine

ad avvamparmi dentro

un fuoco che non brucia

ad accelerare i battiti del cuore.

Già era passata e i miei occhi

scintillanti la seguivano

incerti fra l’ondeggiare

armonico delle anche

e il candido collo

che adornava una testa

dai lunghi crini dorati.

La guardai fino alla curva del sentiero,

là dove piega a destra

ed entra nel bosco del villaggio.

Or la vedevo con la mente

immaginavo il suo passaggio

fra le foglie garrule al vento

e poi il guado del torrente

e infine la casa sua che l’attendeva.

Fu solo quasi un momento

pochi istanti di tempo

per aprire uno squarcio dentro di me

per gioire e soffrire

per sperare e patire.

Fu allora che seppi

che cos’era l’amore:

un lampo di luce

imprigionato nel cuore.

 

Da Canti celtici II

 

 

La voce di Massimo Ranieri risalta nella colonna sonora:


 

 

 

 

 

 

 

7 commenti:

  1. E' una poesia stupenda e che emoziona, con una chiusa indimenticabile "un lampo di luce imprigionato nel cuore".

    Agnese Addari

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  2. Poesia dolcissima ,tenera con immagini oniriche che ti prendono la mano e poi la chiusa...grazie Renzo.Tinti

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  3. Le tue poesie sono dei quadri di parole, Renzo!
    Ci doni momenti di soavità. Bellissima la chiusa. Ancora bravo
    Gio

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  4. Una poesia ricca di emozioni palpitanti e a prima vista positive. Cos'è l'amore se non una scintilla che scuote animo e corpo, sia nel buon senso come nel cattivo, secondo della propria preparazione alla vita? Se all'inizio è come un nascere a nuova vita, dopo potrebbe esserne la fine, come un vulcano che, prima dormiente, esplode poi improvvisamente, da doversi domandare dove sia il senso del susseguersi degli avvenimenti terreni. Alla gioia segue sempre il dolore, da indurci a godere la gioia con più dedizione per il timore di perderla.
    A parte queste considerazioni personali, la poesia è un balsamo per l'anima, in questi tempi di incertezze sia spirituali sia materiali.
    Lorenzo

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  5. Grazie ad Agnese sono venuta su questo blog e ho trovato subito una poesia che, consentitemelo, é di rara bellezza. Ben strutturata, armonica, figurativa, in un crescendo d'emozioni si chiude con due versi di quelli che non si possono dimenticare.

    Sara Airaghi

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  6. "un lampo di luce

    imprigionato nel cuore."

    Bella immagine! In effetti amore si può tentare di definirlo solo attraverso le immagini, immagini infinite perché in realtà è indefinibile.
    Ciao Renzo

    franca

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  7. Già, ma che cos'è? Bella domanda, è la risposta difficile!
    Bei versi, suggestivi e densi di immagini pittoriche. Sembra di vedere questa figura femminile, bella nella sua giovinezza e nella sua dolce sensualità. Persino la natura sembra rinunciare al suo ruolo da protagonista per inchinarsi davanti al passaggio di un'altra bellezza.
    Ci hai trasportato in altri mondi e in altri tempi, Renzo, difficile ritornare al giorno d'oggi.
    Ciao.

    Piera

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