venerdì 19 maggio 2017

Siamo tutti migranti, di Laura Vargiu



Siamo tutti migranti
di Laura Vargiu




Siamo tutti migranti
da millenni erranti,
vagabondi d’anima e cuore
eterni profughi tra giri di parole
inseguiamo sogni, speranze, illusioni
le fragili stagioni dei nostri amori


Siamo tutti migranti
antiche e nuove diaspore danzanti,
più degli uccelli spieghiamo le ali
più delle nuvole sorvoliamo terre e mari
per trovar vergine inizio altrove
pur se radici forti s’intrecciano alle rose


Siamo tutti migranti
impazienti e stanchi,
in cerca di qualcosa o di qualcuno
mortalmente affamati di futuro
mentre l’oggi si consuma inerme
e solo il passato ci appartiene veramente


È forse l’atavica memoria a muover i nostri passi
ad accomunarci dalla solitudine riarsi
quando fuggiamo da perenni inverni
attraversando pregiudizi, muri e deserti,
nessuna frontiera tra noi e gli altri
perché in fondo siamo tutti migranti.


Da “I cieli di Gerusalemme e altri versi vagabondi"  (L'ArgoLibro, 2016)


La colonna sonora:






1 commento:

  1. Già, "siamo tutti migranti", eppure non lo vogliamo accettare. Lo siamo stati in un passato molto vicino, e quando lo facciamo notare ci dicono che quella era un'altra cosa, ma non ci spiegano il perché, non essendoci argomenti validi per portare avanti questi discorsi. La verità è che siamo in fondo ancora dei razzisti, e lo dimostra anche la frase con la quale spesso tentiamo in modo maldestro di convincere gli altri della nostra bontà: "Premetto che io non sono razzista, ma...".
    A parte tutto questo, il discorso sarebbe lungo, questo bel testo mi ha colpito molto perché l'autrice ha trattato un problema complesso con una certa leggerezza, rendendo la lettura piacevole e, nello stesso tempo, sollecitando la riflessione.
    Piera

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