martedì 22 maggio 2012

La forza del sogno, di Renzo Montagnoli


                                                                   Foto da web

La forza del sogno

di Renzo Montagnoli





Scendevan le stelle

a illuminar la notte

piccole lampade

a tracciar la strada

nei sogni dei dormienti.

E io

che insonne

nel letto mi giravo

fui colto

di colpo

dallo sgambetto d’Orfeo

e condotto

per mari e per valli

alla terra degli avi

a lontane dimore

disperse dal vento

in una nuda brughiera

S’alzavano canti

di donne sfiancate

si levavano coppe

di aureo sidro.

Li volli chiamare

volli loro parlare

ma non m’ascoltavano

perché là io non c’ero

perché là era corsa la mente

a cercare radici

ormai disseccate

memorie d’un tempo

che pare lontano.

Novelle ascoltate

con orecchie di bimbo

al focolare d’inverno

forse leggende

di un tempo che è stato

e che ora può esser solo sognato.



(da Canti celtici II)





La colonna sonora (in tema):











4 commenti:

  1. Fin quando un poeta narrerà di quei tempi naturali
    di quegli uomini che sapevano il senso della vita nella semplicità dell'ascolto e della natura, forse ci sarà ancora speranza per le nostre anime.
    grazie

    cri

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  2. Evocativa in un'atmosfera da sogno. Molto bella.

    Agnese Addari

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  3. Queste tue poesie sempre musicali, dolci e un po' malinconiche, mi giungono come costante ricerca di una lontana età dell'oro( pur nella consapevolezza che essa si fonda su leggende e che è l'immaginazione del ricordo a ingentilire e rendere d'oro il passato). Un poetico tentativo di cogliere l'eternità nel tempo che fugge.

    franca

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  4. Musica e una certa malinconia, concordo con Franca, versi che portano lontano e ci fanno intravedere epoche trascorse, e poi il sogno, col suo carico di mistero, che solleva appena i suoi veli per nascondere subito contenuti che non conosceremo.
    Bella la colonna sonora che accompagna la poesia.
    Ciao.
    Piera

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