Foto da web
Non c’è festa
di Renzo Montagnoli
Domani, 4 novembre, ricorre l’anniversario della
fine della Grande Guerra, quel conflitto divampato nel 1914 e che vide la
partecipazione dell’Italia dall’anno successivo e fino appunto al 4 novembre
1918.
Si festeggerà una vittoria, una delle poche
ottenute nelle guerre a cui ha partecipato il nostro paese, una vittoria amara,
sia per gli insoddisfacenti benefici, sia soprattutto per il contributo di
sangue. Vi furono milioni di morti e fra questi gli italiani risultarono
all’incirca 680.000, a
cui sono da aggiungere i numerosi mutilati e quelli che subirono devastanti
effetti psichici.
Fu una carneficina, una tragedia nazionale che
supera il valore di ogni vittoria e pertanto domani sarebbe più giusto
ricordare queste vittime; non deve essere un giorno di gioia, ma di dolore, a
anziché abbandonarsi a una trita retorica i vari oratori dovrebbero limitarsi a
un discorso muto, magari accompagnato solo dalle note del Silenzio fuori
ordinanza.
Finché ci saranno commemorazioni di vittorie non ci
saranno speranze per l’umanità, fino a quando parleremo enfaticamente di onore,
gloria ed eroismo l’uomo resterà quella bestia che, nata nelle caverne, si è
poco a poco sviluppata, atteggiandosi a essere superiore, ma sempre pronta a rivendicare la sua originaria natura. L’homo sapiens non
è ancora che una belva travestita da agnello.
Più che d'accordo!
RispondiEliminaAgnese Addari
Sono d'accordo, nessuna festa per una vittoria che vittoria non è stata. Nessuna guerra ha mai portato con sé gioia e mai ne porterà, tanta desolazione, piuttosto, e una sofferenza indicibile. Eppure, una considerazione così ovvia sembra tanto difficile da interiorizzare dal momento che di guerre in questo preciso istante ce ne sono sin troppe nel mondo.
RispondiElimina"L’homo sapiens non è ancora che una belva travestita da agnello."
Come darti torto?
Buona domenica.
Piera
Bravo Renzo! Le guerre sono sempre una sconfitta. Ma questa voglia di uccidere e di sopraffare gli altri è il difetto di fabbrica dell'umanità, purtroppo. Chi di spada ferisce, di spada perisce...
RispondiEliminaGrazie ancora per aver firmato la mia piccola petizione contro le guerre, non importa se non cambierà il mondo, noi abbiamo agito, ci abbiamo provato...
Ciao
Giovanna