di
Abraham Viktor Rydberg
Avvinte
nel freddo notturno glaciale
Le stelle scintillano e brillano.
Tutti dormono nella fattoria solitaria
sprofondata nella notte invernale.
La luna prosegue il suo percorso,
Le stelle scintillano e brillano.
Tutti dormono nella fattoria solitaria
sprofondata nella notte invernale.
La luna prosegue il suo percorso,
fa
luccicare la neve su pini e abeti,
e
splende bianca sui tetti.
Solo Tomte veglia.
Sta
lì, così grigio, vicino al basso fienile.
Grigio, contro il potere bianco.
E osserva, come i precedenti inverni,
sotto il freddo bagliore lunare.
Poi il suo sguardo si sposta
Grigio, contro il potere bianco.
E osserva, come i precedenti inverni,
sotto il freddo bagliore lunare.
Poi il suo sguardo si sposta
in
direzione del bosco di abeti e pini.
Circonda la fattoria in una ruvida linea,
trattenendo, in modo implacabile
un enigma che non ha chiave.
Circonda la fattoria in una ruvida linea,
trattenendo, in modo implacabile
un enigma che non ha chiave.
Fa
scorrere la mano tra capelli e barba,
scuote la testa e il berretto
"No, l'enigma è troppo difficile,
no, non lo comprendo".
Poi, scrollando in fretta la testa
caccia via i molesti pensieri
e torna al compito che gli compete.
scuote la testa e il berretto
"No, l'enigma è troppo difficile,
no, non lo comprendo".
Poi, scrollando in fretta la testa
caccia via i molesti pensieri
e torna al compito che gli compete.
Si
dirige verso la fattoria
della quale conosce tutte le serrature.
della quale conosce tutte le serrature.
Le mucche
nella stalla,
nella
fredda luce lunare, sognano l’estate.
Privo d’imbracatura, frusta e renne,
il vecchio pony ha ancora un sogno:
Privo d’imbracatura, frusta e renne,
il vecchio pony ha ancora un sogno:
la mangiatoia
piena di fragrante trifoglio.
Va
quindi alla recinzione delle pecore,
vede che, accucciate, dormono tranquille.
Va poi dai polli, dove il gallo si pavoneggia
vede che, accucciate, dormono tranquille.
Va poi dai polli, dove il gallo si pavoneggia
orgoglioso
della sua alta cresta,
sopra
i nidi colmi di calda paglia fresca.
Il
cane si sveglia muove la coda, come per dire:
"vecchio
amico, compagno, siamo giunti alla fine".
Tomte gironzola
per l'ultima volta
a
osservare le persone della casa.
Ben
conosce la grande stima
che
le rende sicure della sua fedele cura.
Va a vegliare vicino ai letti dei bambini
e accarezza piano i loro capini.
Non ci si sbaglia a immaginare il suo piacere:
questi sono il suo tesoro più grande.
Va a vegliare vicino ai letti dei bambini
e accarezza piano i loro capini.
Non ci si sbaglia a immaginare il suo piacere:
questi sono il suo tesoro più grande.
Li
ha visti, da padre in figlio, in figlio,
per lunghe generazioni, dormire come fanciulli.
per lunghe generazioni, dormire come fanciulli.
Ma
da dove sono venuti? Sono arrivate famiglie,
e
altre se ne sono andate, fiorite, invecchiate;
ma
dove la vita è trascorsa?
E
per un attimo ancora, rimane senza risposta.
Lentamente si gira verso il soppalco:
lì ha vissuto, è la sua fortezza, e il suo riposo,
alto nel profumo del fieno, vicino al nido della rondine.
Ora quel nido è vuoto, ma in primavera,
Lentamente si gira verso il soppalco:
lì ha vissuto, è la sua fortezza, e il suo riposo,
alto nel profumo del fieno, vicino al nido della rondine.
Ora quel nido è vuoto, ma in primavera,
quando
tra foglie e fiori, gli uccellini torneranno a
cantare,
probabilmente la rondine tornerà,
probabilmente la rondine tornerà,
con
il suo piccolo compagno.
Poi
racconterà del viaggio, cinguettando
a tutti coloro che la ascoltano
a tutti coloro che la ascoltano
e
torna così, di rimbalzo, la vecchia domanda,
che
vaga inquieta nella mente di
Tomte.
Attraverso le crepe nella parete del fienile
Attraverso le crepe nella parete del fienile
la luna
illumina la sua barba, e Tomte continua
a pensare.
Silenziosa
è la foresta e tutta la terra
avvolta
nel freddo invernale.
Solo la cascata lontana sussurra e sospira all’orecchio.
Solo la cascata lontana sussurra e sospira all’orecchio.
Tomte ascolta
e, a metà del sogno,
gli
sembra di udire l’infinito flusso del tempo
e
si chiede a cosa sia legato. Qual è la sua fonte?
Avvinte
nel freddo notturno glaciale,
le stelle
brillano e scintillano.
Tutti dormono in quella fattoria solitaria
mentre s’avvicina la nebbia del mattino.
La luna sta terminando il suo tranquillo vagare,
Tutti dormono in quella fattoria solitaria
mentre s’avvicina la nebbia del mattino.
La luna sta terminando il suo tranquillo vagare,
la neve
imbianca il pino e l’abete,
brillando
scintillante sui tetti.
Solo Tomte veglia.
Composta
dallo scrittore e filosofo svedese nel 1881
Originariamente
pubblicato nel New Illustrated Newspaper 1881.
Libera
traduzione di Danila Oppio
Bellissima! BUON NATALE
RispondiEliminaGio
Greeat blog you have
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