domenica 16 settembre 2018

I Tarocchi Quantistici, di Lukha B. Kremo







I Tarocchi Quantistici – Lukha B. Kremo – Kipple Officina Libraria – Pagg. 160 – ISBN 9788898953899 – Euro 25,52


L’idea dei Tarocchi Quantistici è quella di connettere la sapienza antica, classica e medievale raccolta nei Tarocchi di Marsiglia, con quella prettamente scientifica e astrofisica, sviluppatasi dal Seicento in poi, in modo particolare con la scoperta novecentesca della Meccanica Quantistica.
Non è facile parlare di questo libro, in quanto unisce ai classici Tarocchi la quantistica passando per il concetto si sincronicità. Cercherò di estrapolare ciò che ho appreso io in questo periodo di personale informazione per colmare le molte lacune in materia quantistica e non solo.
Partiamo cercando di capire cosa sono i concetti basilari sui Tarocchi e la fisica Quantistica.
I Tarocchi è un insieme di simboli, immagini, colori, numeri e nomi che celano un’antichissima pratica e arte esoterica, assimilabile alla personalità di Ermete Trismegisto, il dio rivelatore della verità e mediatore tra gli uomini e gli dei. Di origine dibattuta i Tarocchi hanno il momento di forza in epoca medioevale, quando le allegorie e i simboli venivano utilizzati in molti settori.
La fisica Quantistica governa le nostre vite sotto ogni campo e capire le sue basi non è impossibile. Le sue leggi rispetto alla fisica “comune” racchiudono misteri che devono essere ancora decifrati. (Fabrizio Coppola, Il segreto dell’universo)
Spiegare la fisica quantistica non è cosa facile, quindi vi rimando al libro di Coppola, sopra citato, che spiega l’argomento con semplicità e comprensibile per chiunque.
I Tarocchi Quantistici di Lunga B. Kremo, riesce a coniugare Tarocchi e Quantistica attraverso la sincronicità di Jung, insieme al testo troviamo anche il mazzo dei Tarocchi composto da 64 carte, con illustrazioni spettacolari e di buona fattezza plastificata. L’autore con i Tarocchi Quantistici ha cercato di connettere gli archetipi dei Tarocchi classici con i corrispettivi astrofisici, passando da base decimale a base binaria.
Jung dedicò molto tempo alla ricerca di una teoria che potesse collegare i fenomeni psichici con quelli fisici, e l’incontro con la straordinaria mente speculativa di Pauli, premio Nobel per la fisica, gli permise di elaborare, insieme a quest’ultimo, la teoria della sincronicità: la prima spiegazione convincente del collegamento tra fenomeni fisici agli archetipi. Ipotizzo la sincronicità della contemporaneità di un evento psichico è un evento esterno, che si poteva intuire come la corrispondenza tra la domanda è la risposta simbolica delle carte estratte dal mazzo dei tarocchi.
Esistono certi metodi intuitivi (i cosiddetti metodi mantici) che procedono sostanzialmente dal fattore psichico, ma che presuppongono come ovvia la realtà della sincronicità. (…) In tutte le tecniche divinatorie, ossia intuitive, il metodo è basato sul principio del nesso acasule o sincronistico. ( C.G. Jung, La sincronicità)
La sincronicità junghiana rappresenta ancora oggi l’unico tentativo razionale e scientifico di spiegare logicamente la significatività degli eventi osservati in campo in ambito radiologico e, più in generale, mantico dando un senso anche a molti diversi fenomeni altrimenti inspiegabili: tutta la metafisica, la psicosomatica, la parapsicologia, il senso di antichi percorsi iniziatici e filosofici come l’alchimia, la stessa natura psichica e fisica del cosmo oltre i limitanti concetti di spazio e tempo.
Un libro dal connubio perfetto per gli appassionati della materia, ma anche per chi si vuole avvicinare a comprendere l’arte dei tarocchi Quantistici. Un libro che non si può spiegare se non a concetti, ma soprattutto perché bisogna mettere in pratica per aver delle risposte.


Katia Ciarrocchi




1 commento:

  1. Un'interessante recensione ad un libro che tratta argomenti senz'altro non facili, almeno per me, profana in materia.
    Brava l'autrice nel presentarcelo.
    Piera

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