All’amico scomparso
di Renzo Montagnoli
È troppo angusta questa stanza
quasi mi sento soffocare
e allora chiudo gli occhi
e vedo i muri sbriciolare.
S’apre un varco a dismisura
su un tramonto di non molto tempo fa.
Arrivo in riva al fiume
che sonnacchioso e adagio
va verso il lontano mare.
Tu sei seduto sulla riva
a contemplare quella scena
vorrei parlare dire due parole
ma mi zittisci con lo sguardo
poi ritorni assorto ad osservare
e allora anch’io volgo gli occhi
verso quel cielo che lento s’incupisce
fra rosse striature che perdono colore.
Un airone solitario veleggia verso ovest
si staglia sul rosso di quel sole
che poco a poco sbiadisce.
È quiete tutto intorno
s’ode solo il mormorio dell’acqua
e della brezza fra le foglie
dei pioppi allineati sulla riva.
Il tempo sembra essersi fermato
negli ultimi bagliori di un giorno che
muore.
Quanto è passato? Cinque, sei, dieci
minuti?
Difficile a sapere, ma poi tu di colpo
ti sei levato e sempre guardando a
occidente
hai biascicato poche parole che allora non
compresi:
son pronto per partire.
E una luce strana riverberavano i tuoi
occhi
riflettendo l’infinita pace del momento.
Ora ti rivedo davanti a me
il volto terreo gli occhi spenti
un ultimo sguardo anche se così
non ti vorrei ricordare
prima che il coperchio si chiuda sulla
cassa.
Amico mio che ci hai lasciato
amo vederti come quel solitario airone
veleggiare a rincorrere il tuo sole
verso una meta sconosciuta
verso quella pace infinita
che lenisca i tuoi ultimi giorni di
dolore.
Da La pietà
Questa musica di Vangelis mi ha
sempre ispirato e e credo che si addica a questa poesia:
Ho pianto, perché poesia e musica sono sublimi.
RispondiEliminaAgnese Addari
EMOZIONANTE:
RispondiElimina"Son pronto per partire"
riprodotte dal poeta dopo il volo dell'airone contro il sole morente.
Con crudele liricità è esposta l'azione del coperchio che sigilla la cassa, ma non il ricordo dell'amico.
Luigi Panzardi
Proprio così gli amici scomparsi ritornano a noi e in quei momenti li sentiamo ancora presenti.
RispondiEliminaCiao
Franca
Mesto e di grande intensità questo testo poetico che ancora una volta spinge a riflettere su due dei tanti aspetti importanti della nostra vita: l'inevitabile morte e il valore dell'amicizia. La malinconia fa indubbiamente da sottofondo, ma c'è anche, bellissimo, il ricordo di un momento particolare, di grande consapevolezza e...di sospensione, là, sulla riva del fiume. Il raccoglimento di un uomo che vede vicina la fine del suo viaggio, un momento che ritorna limpido e struggente nel ricordo dell'amico.
RispondiEliminaGrazie.
Piera