Amore
lontano
di Sebastiano
Vassalli
Edizioni
Einaudi
Saggistica
letteraria
Pagg. 192
ISBN 9788806171322
Prezzo € 16,50
Ti amo, o poesia
"La poesia è vita che rimane impigliata in
una trama di parole. Vita che vive al di fuori di un corpo e quindi anche al di
fuori del tempo. Vita che si paga con la vita: le storie dei poeti che ho
raccontato in questo libro stanno a dimostrarlo."
Che cosa accomuna personaggi come Omero,
Qohélet, Virgilio, Jaufré Rudel, Villon, Leopardi, Rimbaud, vissuti in epoche
diverse e molto lontane fra di loro?
Li accomuna la poesia, poiché si tratta di
sette poeti di cui Sebastiano Vassalli traccia una biografia sostanziale che li
coglie soprattutto negli ultimi periodi della loro esistenza, fuochi che si
spengono lasciando tuttavia un’indelebile traccia nella letteratura, artisti
che per la loro genialità hanno saputo dare all’umanità assai di più di ciò che
hanno ricevuto dalla stessa. Sono, a loro modo, dei miti e qualcuno lo è più
degli altri, come Omero, di cui abbiano notizie talmente limitate che ci dicono
solo che era cieco e che perciò poteva vedere più di ogni altro uomo, grazie
alla capacità di andare oltre la realtà tangibile; Virgilio, il più grande
poeta latino, stretto negli abiti di artista di stato, visto che sia le
Georgiche che l’Eneide gli furono commissionate, libero di scrivere solo in
gioventù, quando compose quel sommo capolavoro che sono le Bucoliche; Rudel, il cavaliere provenzale, che tanto
aveva cantato dell’amore lontano; Villon, ladro, scapestrato, irriverente, di
cui si perderà ogni traccia con l’esilio; Leopardi, la cui salute tanto influì
sulla sua produzione poetica, in un ritratto che ce lo descrive talmente bene
che sembra di essere lì con lui, e infine il decadente Rimbaud, sempre
controcorrente, compagno per un certo periodo e in tutti i sensi di
Verlaine, che bruciò tutto il suo genio
in età giovanile, per poi ritirarsi a fare il mercante e a morire ancora nel
fiore degli anni.
Sono sette, se includiamo anche l’ebreo
Qohélet, sette, come i magnifici dell’omonimo film, e questi sono veramente
magnifici, anzi sono unici e pietre miliari nella storia del genere umano.
Vassalli ama la poesia, la considera come un
qualche cosa di immenso a cui tendere senza poterla mai completamente
raggiungere, e così essa rappresenta per lui un amore lontano, un sogno che
porta al tormento e all’estasi, una condizione che è unica ed è possibile
ritrovare solo agli inizi di un forte innamoramento, quando la passione
travalica ogni forma di ragionamento.
Con questo libro, parlando di poeti, finisce con
l’illuminarci sulla poesia, che cosa essa sia veramente e come possa essere
considerata che più si approssima alla
parola di Dio.
Credo che la lettura sia raccomandata anche a
chi non si interessa normalmente di poesia, perché il testo, più che di carattere
tecnico, è veramente impregnato di un’alta spiritualità.
Sebastiano Vassalli è nato a Genova e vive in provincia di Novara. Presso Einaudi, dopo le
prime prove sperimentali, ha pubblicato La
notte della cometa, Sangue
e suolo, L'alcova
elettrica, L'oro del mondo, La chimera, Marco e Mattio, Il Cigno, 3012, Cuore di pietra, Un infinito numero, Archeologia del presente, Dux, Stella avvelenata,Amore
lontano, La morte di Marx
e altri racconti, L'Italiano, Dio il Diavolo e la Mosca nel
grande caldo dei prossimi mille anni, Le
due chiese e Comprare il sole.
Recensione
di Renzo Montagnoli
Ottima recensione Renzo (come sempre le tue)! E' un libro consigliabile assolutamente!
RispondiEliminaGiovanna
Con una recensione così il libro non può che essere stupendo.
RispondiEliminaAgnese Addari
Sette autori, sette personalità diverse, niente in comune, se non l'amore per la poesia.
RispondiEliminaE la stessa cosa, forse, si potrebbe dire per la pittura, per la musica,... E' l'amore per l'arte, per la Bellezza, che unisce.
Per S. Vassalli, mi sembra di capire, la Poesia diventa un percorso spirituale, un credo, la strada che conduce verso l'Alto.
Sempre belle le tue recensioni, sempre interessanti gli autori proposti.
Grazie.
Piera