domenica 22 aprile 2012

Estasi, di Franca Canapini


E’ tratta dalla sua ultima silloge, la cui recensione è contestuale alla presente.




                                                                      Foto da Internet
                                                                         

Estasi

di Franca Canapini



Chiudimi tra le tue grandi braccia

Padre

che possa infine smemorare

nel tuo amore;

ho piedi pesti, testa dolente,

cuore grande;

non ti guardo, vedi?

La tua luce non saprei sopportare.

Ma tu

avvolgimi di calore

cullami

che mi possa addormentare.

Sarò la tua vite sanguinante

- guardavo con invidia

tutto quell’amore -

Dici che ti sono figlia ed io ti credo

la mia resa è la mia ascesa.

(da Tra i solstizi –

Aletti Editore, 2011)





Come colonna sonora ecco il preludio del Parsifal:







4 commenti:

  1. Mi riporta al Paradiso di Dante.
    .."ed io ti credo"...
    Ragione e fede: non nemiche, ma sorelle, figlie dello stesso Mistero.
    Indubbiamente bella e profonda poesia!
    Giovanna

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  2. Renzo! Che piacevole sorpresa! Mi sono gustata la musica e l'immagine. Certo da quando la scrissi sembrano passati secoli; forse toccai un picco che mai mi sarei aspettata di toccare: è questo il bello dell'esistenza.
    Grazie, carissimo

    franca

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  3. Complimenti a Franca per la bella poesia, scritta certamente in un momento di estasi. Parole semplici e profonde per quello che trasmettano:la propria esposizione e arresa davanti al mistero che non é possibile svelare, una dichiarazione d'amore che annulla ogni peccato, non voluto ma fatto per condizioni insuperabili.
    Lorenzo

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  4. Oh, Lorenzo, grazie per l'attenzione.

    franca

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