Foto da web
Oggi è il 3
ottobre e l’autunno si rende sempre più presente, con foglie che, ingiallite,
cadono, cieli grigi, pioggerellina assillante e temperature che lentamente
scendono.
A questa
stagione è dedicata questa breve raccolta, con i contributi di poeti di chiara
fama e di altri meno noti, e che ho voluto chiamare, in contrasto con il grigio
uniforme e l’appiattimento delle ore, Fantasia
d’autunno.
Autunno
di Vincenzo
Cardarelli
Autunno. Già lo sentimmo
venire
nel vento d'agosto,
nelle pioggie di
settembre
torrenziali e
piangenti
e un brivido
percorse la terra
che ora, nuda e
triste,
accoglie un sole
smarrito.
Ora che passa e declina,
in quest'autunno che
incede
con lentezza
indicibile,
il miglior tempo
della nostra vita
e lungamente ci dice
addio.
Nei
campi
di
Giovanni Pascoli
I
Il capoccio avea detto: «Odimi, moglie.
Senti le rare tremule tirate
che fanno i grilli? Cadono le foglie;
Il capoccio avea detto: «Odimi, moglie.
Senti le rare tremule tirate
che fanno i grilli? Cadono le foglie;
e tristi i grilli piangono l'estate.
L'altra notte non chiusi occhio, tanto era
quel gridìo! - Seminate! Seminate! -
L'altra notte non chiusi occhio, tanto era
quel gridìo! - Seminate! Seminate! -
credei sentire. Poi, sentii ier sera
passar su casa un lungo rombo d'ale:
l'anatre vanno per la notte nera.
passar su casa un lungo rombo d'ale:
l'anatre vanno per la notte nera.
C'è sopra il verno. Il primo temporale
cova nell'aria. Sai che, per il grano,
presto è talora, tardi è sempre male.
cova nell'aria. Sai che, per il grano,
presto è talora, tardi è sempre male.
Domani voglio il mio marrello in mano;
ché chi con l'acqua semina, raccoglie
poi col paniere; e cuoce fare in vano
ché chi con l'acqua semina, raccoglie
poi col paniere; e cuoce fare in vano
più che non fare. Incalciniamo, o moglie».
II
E per due giorni consegnava il grano
alle soffici porche. Seminare
volle la costa, seminare il piano.
alle soffici porche. Seminare
volle la costa, seminare il piano.
E per due giorni non uscì da mare
pure una nube; e il garrulo vicino,
«Il tempo è in filo,» gli dicea, «compare!»
pure una nube; e il garrulo vicino,
«Il tempo è in filo,» gli dicea, «compare!»
Ma egli arava tutto il giorno, chino
sopra le porche. Il terzo dì, cantava
al buio il gallo, prima di mattino.
sopra le porche. Il terzo dì, cantava
al buio il gallo, prima di mattino.
Ed egli al buio sorse, ed aggiogava
le brune vacche (uscirono mugliando
e rugumando la lor verde bava),
le brune vacche (uscirono mugliando
e rugumando la lor verde bava),
e seminava. Dore al giogo, Nando
era alla coda: Nando, il suo maggiore,
che ammoniva le bestie a quando a quando,
era alla coda: Nando, il suo maggiore,
che ammoniva le bestie a quando a quando,
tarde, e la forza pargola di Dore.
III
Forza di Dore, le divincolanti
vacche reggevi; ma tuo padre il grano
pulverulento si gettava avanti.
vacche reggevi; ma tuo padre il grano
pulverulento si gettava avanti.
La sementa spargea con savia mano;
altri via via copriva la sementa.
L'aratro andava, nell'ombrìa, pian piano:
altri via via copriva la sementa.
L'aratro andava, nell'ombrìa, pian piano:
qualche stella vedea l'opera lenta.
Da Primi poemetti (La
sementa)
Autunno
di
Adriana Pedicini
Danzano
sul ramo
lugubre ipotalamio
prone
all’assalto violento
di
sposo ventoso
prima
che le stacchi dal ramo
il
delirio del vortice
e a
terra ammassarsi.
Le
foglie
in autunno.
Malinconia d’autunno
di Renzo Montagnoli
Stilla il cielo l’umor grigio
di giornate senza sole
mentre monotone scorrono le ore.
È l’autunno fradicio di pioggia
la stagione della malinconia.
Stai chiuso in casa a pensare
a ricordare gli anni andati
di altri autunni senza più memoria.
Ma il resto emerge dalla bruma
volti noti che affiorano
e reclamano attenzione
occasioni perse altre cancellate
un percorso rivolto all’indietro
un film d’epoca lento e silenzioso
voci che vorresti riascoltare
e che mai potrai più udire.
Scende lenta una cappa di stanchezza
e s’abbassano le palpebre.
Fuori intanto solo piove
e il grigio cupo di quel cielo
scende dentro fino al cuore.
Da Lungo
il cammino
Giorno d'autunno
di Rainer Maria Rilke
Signore: è tempo . Grande era l'arsura .
Deponi l'ombra sulle meridiane,
libera il vento sopra la pianura.
Fa che sia colmo ancora il frutto estremo;
concedi ancora un giorno di tepore,
.che il frutto giunga a maturare, e spremi
nel grave vino l'ultimo sapore.
Chi non ha casa adesso, non l'avrà.
Chi è solo a lungo solo dovrà stare,
leggere nelle veglie, e lunghi fogli
scrivere, e incerto sulle vie tornare
dove nell'aria fluttuano le foglie.
Autunno
di Salvatore Quasimodo
Autunno mansueto, io mi posseggo
e piego alle tue acque a bermi il cielo,
fuga soave d’alberi e d’abissi.
Aspra pena del nascere
mi trova a te congiunto;
e in te mi schianto e risano:
povera cosa caduta
che la terra raccoglie.
e piego alle tue acque a bermi il cielo,
fuga soave d’alberi e d’abissi.
Aspra pena del nascere
mi trova a te congiunto;
e in te mi schianto e risano:
povera cosa caduta
che la terra raccoglie.
Albero d'autunno
di Attilio Bertolucci
Sporge dal muro d'un giardino
la chioma gialla di un albero.
Ogni tanto lascia cadere una foglia
sul marciapiede grigio e bagnato.
la chioma gialla di un albero.
Ogni tanto lascia cadere una foglia
sul marciapiede grigio e bagnato.
Soldati
di Giuseppe Ungaretti
Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie.
Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie.
Le
voci del bosco d’autunno
di Giovanna
Giordani
Le
voci del bosco d’autunno
borbottano piano
fra i
rami inzuppati
le foglie
stizzite
il profumo
dei funghi
le castagne
cadute
ed i
fiori sbiaditi
Si
alzano in volo
a rincorrere
il vento
e si
uniscono ai suoni
di Vivaldi
e Chopin
sfavillanti di
dolci
tristezze
poi si
smorzano piano
in
fondo ai sentieri
abbuiati
che risuonano
d’echi
sottili e
assonnati
Autunno
di Guillaume
Apollinaire
Passano nella nebbia
un contadino e il suo bue..
lentamente nella nebbia d'autunno
che nasconde i poveri tuguri.
E, mentre s'allontana,
il contadino canta una canzone triste
Oh, l'autunno, l'autunno
ha sepolto l'estate.
Passano nella nebbia
due figurine grigie.
un contadino e il suo bue..
lentamente nella nebbia d'autunno
che nasconde i poveri tuguri.
E, mentre s'allontana,
il contadino canta una canzone triste
Oh, l'autunno, l'autunno
ha sepolto l'estate.
Passano nella nebbia
due figurine grigie.
Autunno a Boccheggiano
di Salvatore Armando Santoro
Ruba l'autunno l'ultimo tepore
nel Borgo senti un cigolio di mezzi
di carriole s'avverte un gran fragore.
La legna è già tagliata in giusti pezzi
pronta a bruciare ed a donar calore
e non importa se son ceppi grezzi.
C'è chi la taglia e c'è chi la rivende,
c'è chi la compra, nei fondi l'accatasta,
e poi c'è anche qualcuno, e non gli guasta,
che quella già tagliata ad altri prende.
Bosco d’autunno
di Boris Pasternak
Ha messo chiome il bosco d'autunno.
Vi dominano buio, sogno e quiete.
Né scoiattoli, né civette o picchi
lo destano dal sogno.
E il sole pei sentieri dell'autunno
entrando dentro quando cala il giorno
si guarda intorno bieco con timore
cercando in esso trappole nascoste.
Violini d'Autunno
di Paul Verlaine
Singhiozzi lunghi
dai violini
dell’autunno
mordono il cuore
con monotono
languore.
Ecco ansimando
e smorto, quando
suona l’ora,
io mi ricordo
gli antichi giorni
e piango;
e me ne vado
nel vento ingrato
che mi porta
di qua e di là
come fa la
foglia morta.
dai violini
dell’autunno
mordono il cuore
con monotono
languore.
Ecco ansimando
e smorto, quando
suona l’ora,
io mi ricordo
gli antichi giorni
e piango;
e me ne vado
nel vento ingrato
che mi porta
di qua e di là
come fa la
foglia morta.
Una ballata d’autunno
di Maria Carmen Lama
Un giorno acceso di malinconia
anche se il sole splende sulle case,
sulle cose, sul cuore addormentato
L’autunno mi racconta una canzone
tutta colori
appariscenti spenti
e mi sorprende il mormorio del vento
che soffia e va nei viali del
pensiero
Vagano mie parole come foglie
senza sapere se un addio le accoglie
così l’anima mia invano attende
alla prossima svolta d’incontrarti
E un rimpianto mi rende solitudine
mentre guardo quell’acero sfiorire
che prometteva di ricondurti a me
Nei viali del pensiero soffia il vento
e una ballata d’autunno si consuma
dissolvendosi piano
in
lontananza…
L’autunno è qui
di Milvia Comastri
L’autunno è qui
e ha scolorito il cielo,
che versa lacrime
per l’azzurro perduto.
Foglie screziate
cadono dai rami,
già un’aria fredda
si insinua fra le case.
Gli uccelli se ne vanno verso terre
dove l’estate non conosce fine.
L’autunno è
qui,
dentro il mio vecchio cuore,
e mi scolora il sangue e le speranze.
Lacrime lente mi bagnano le guance:
non ho più ali per volare via.
Glicine d’autunno
di Cristina Bove
Siediti qui con
me
sui gradini
del portico, è di rosso
che si
riveste il muro e sul terrazzo
la vite
americana si è avvinghiata
ai fili
tesi
lontano dorme
il resto del paese
io qui mi
fermo a respirare il tempo
l’uomo capelli
bianchi e voce roca
imita il
gallo, parla alle finestre, il matto
del villaggio
abita cerchi
intorno alla mia casa
a volte ride a
volte grida
raccontando se
stesso a voce alta.
Ho saputo di
inverni con la neve
sparire argini
e guide
chiodi ficcati
a colpi di tragedie
i destini
raccolti da sudari.
E canta il
vecchio, con le mani a imbuto
alle grondaie,
dai tralci ricadenti
il glicine
ingiallito
tasta nell’aria
mossa sui cancelli.
Mi accoccolo tra
il muro e la ringhiera
sui miei
pensieri traccio
larghe ics
e sulle
gambe stendo voli di mani
ai lembi di
un vestito che mi appassisce addosso
e dentro no
non mi
arrendo a sfiorire.
Le quattro stagioni (Autunno)
di Patrizio
Spinelli
Provvida di grazie, stagione generosa,
dopo aver dato copiosi frutti
alla terra, che sfiorita rosa,
or appassisce, al ritornar de’ lutti.
Cresce il ruscello, sull’inaridita zolla,
cadono dai rami le secche foglie,
corto è il giorno, cede la vita, le voglie,
svanisce in cuor letizia come bolla
Rosseggia la vite e l’uva sui filari
riempie di ciocche i bei panieri,
rincasa l’ape laboriosa agli alveari
Fermenta il mosto al suo bollore
che poi addolcirà i mesti pensieri
e dolci saran i sorsi, come l’amore!
Come in autunno gli alberi
di Mara Faggioli
Come in autunno,
gli alberi
esausti e stanchi,
lascian cader le foglie
e quasi con sollievo,
le regalano al vento,
così, forse,
anche l’uomo,
dalla sua vita
si separa
senza rimpianto
né dolore.
Da “Piuma leggera” Masso delle Fate Edizioni, 2004
Grazie molte, Renzo, per questo bel regalo d'autunno. Lette tutte con piacere.
RispondiEliminaGiovanna
Bellissime tutte, ognuna uno stile diverso, tutte, o quasi, profondamente malinconiche, perché è la malinconia che in questa stagione pervade ogni cosa, talvolta, per fortuna, in modo lieve.
RispondiEliminaGrazie.
Piera