Il vecchio saggio
di
Renzo Montagnoli
Provate
a farci caso:
non
c’è paese senza il suo idiota
e a
volte anche più d’uno
figure
a cui con il tempo
ci
si abitua
e
che quando vengono a mancare
è
come se scomparisse
un
tassello d’un mosaico perfetto.
Eh,
sì, che lo si voglia
o
meno credere
ogni
paese ha l’anima
di
chi vi abita
figure
mai sconosciute
di
cui chiara s’avverte la perdita.
Rintocchi
lenti di campana.
Chi
avrà mai oggi chiusi gli occhi?
Sarà
Severino che da tempo
sta
poco bene?
Sarà
Giuseppe che
che
da anni non si muove
e
chiede solo di partire?
È
quasi una scommessa indovinare
ma
una cosa sola è certa:
tutti
saranno al suo funerale.
E
quando morì Gaetanino
se
ne avvertì subito l’assenza
perche
gli idioti non mancan mai
ma
i saggi sono merce rara
di
una saggezza che il tempo
e
l’esperienza han rinforzato
di
una filosofia più spiccia che teorica
magari
condensata in una frase
l’unica chei merita
d’esser ricordata.
Per
lui a ogni problema c’era rimedio
bastava
solo lasciar fare
perché
diceva che la vita è un gran casino
un
insieme scoordinato di tanti fatti
un
filo aggrovigliato
che
è inutile sbrogliare
perché
col tempo tutto s’aggiusta
in
un disegno perfetto del destino.
Aveva
novanta primavere
e
par che prima di esalare l’l’ultimo respiro
abbia
mormorato ai figli intorno al letto:
ecco
che il mio filo s’è sbrogliato.
La
vita è certo un gran casino
ma
la morte è un irrimediabile
tiro
mancino.
Da Il
mio paese
Bell'omaggio alla saggezza di Gaetanino!
RispondiEliminaGiovanna
La saggezza non è di tutti, ma il personaggio principale di questo testo ne possedeva in abbondanza. Incredibile il suo affidarsi al destino, la rassegnazione a ciò che accade, perché comunque le cose vanno per il loro verso. Bellissima la chiusa, come dire "Sì, la vita è quel che è, però andarsene non è comunque piacevole".
RispondiEliminaSempre interessanti e coinvolgenti gli scritti, in versi o in prosa, in cui racconti il Paese.
Grazie.
Piera