venerdì 7 novembre 2014

Sonetto di maggio, di Maria Teresa Santalucia Scibona

Armonia, immagini, perfino sensazioni olfattive in questa riuscita poesia.

                                         Foto da web


Sonetto di maggio
di Maria Teresa Santalucia Scibona


A Renzo Montagnoli, amico insostituibile


Quando il sonno cala sull’umano
giaciglio,  e con lieti sogni riscatta
i crucci del quotidiano,
la luna assonnata  sbadiglia.

La rosa  vermiglia,
per il giorno sepolto,
invoca sdegnosa, il chiarore
rosato del mattino.

Gravita nella notte fonda,
un silenzio inafferrabile,
adamantino.

Tacciono le dalie accasciate,
un silente interludio aleggia
sovrano, nel giardino.


Da Le rotte del vento (Raffaelli, 2014)

Quasi superfluo ricordare che l’autore di questa splendida musica é Antonio Vivaldi:

5 commenti:

  1. Bellissimo omaggio al nostro mitico Renzo! Complimenti ad ambedue.
    Giovanna

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  2. Un crescendo di belle immagini fino alle dalie accasciate: grande atmosfera per un notturno di maggio e per celebrare il compleanno? di un amico; se non ricordo male cade l'8 maggio. M.T.S.Scibona è senese come me (anche se vivo ad Arezzo) chissà che un giorno non ci si possa incontrare. Mi piacerebbe

    saluti a entrambi

    franca

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    Risposte
    1. Se io volessi comunicare con un anonimo di nome Franca come faccio? Io non sono senese ma vivo vicino Siena e di Maria Teresa sono molto amico! Ma chissà?

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  3. Belle immagini, con una chiusa malinconica.

    Agnese Addari

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  4. Immagini suggestive, profumo di fiori, la presenza di un'umanità che quasi si fa da parte davanti alla dolce potenza della natura. E quel silenzio che avvolge ogni cosa presente nel giardino...

    ..."un silenzio inafferrabile,
    adamantino."

    Bei versi, un bell'anticipo, seppure lontano, della primavera. E non può che fare bene.
    Piera

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