Dietro
la porta
di
Giorgio Bassani
Feltrinelli
Editore
Narrativa
romanzo
Pagg.
112
ISBN 9788807880117
Prezzo
Euro 7,00
L’origine
dell’infelicità
“Gli
anni non sono riusciti a medicare un dolore che è rimasto là
come una ferita segreta”
La
giovinezza non è sempre primavera di bellezza, anzi può essere un
periodo di profonda tristezza interiore, di solitudine riveniente da
una inconsapevole auto esclusione. Ed è di quegli anni, anni di
studio al liceo, che parla questo delicatissimo romanzo di Giorgio
Bassani. É il ricordo che guida la mano del narratore, che descrive
con sapienza un microcosmo in cui tutti per un po’ ci siamo
trovati, quello scolastico. Il periodo storico va dall’ottobre del
1929 al giugno del 1930, ma ho rilevato che quel mondo di aule, di
compagni di classe, di insegnanti era assai simile a quello che ho
vissuto io, solo che a dividerci c’era stata una sanguinosa guerra
e una lunga ricostruzione; per il resto, gli atteggiamenti dei
professori, le piccole gare per riuscire a essere il più bravo, le
invidie, le ripicche sono le stesse dei miei anni ‘60 e occorrerà
arrivare al famoso ‘68 perché vi sia un radicale e irreversibile
cambiamento. Per l’autore è un periodo di sfide tacite, della
ricerca di un compagno con cui condividere gli studi e la scelta cade
su quello che, senza essere un somaro, non è nemmeno una cima, una
sorta di gregario che non potrà mai diventare un pericoloso
concorrente nella gara per diventare il più bravo della classe.
Inizia così un rapporto in cui la continua frequentazione fa
scivolare verso un’intimità sempre più accentuata, che sfiora
anche la sfera sessuale nel difficile periodo del passaggio dallo
stato infantile, o quasi, a quello adulto. L’io narrante è timido
e tende sempre di più a chiudersi a riccio, come a proteggere
quell’innocenza dell’infanzia in cui gli piace crogiolarsi. Ma
c’è chi matura prima e il nuovo compagno ne è un esempio, e così
l’autore apprenderà dolorosamente quanto il presunto amico sfotta
quel suo essere ancora non adulto. É allora che diventerà uomo, ma
la lacerazione interiore, una sofferenza sorda e muta, lo
accompagneranno per tutta vita. La perdita dell’innocenza é la
perdita di un mondo che gli pareva eterno e che invece si è
squarciato nell’amara realtà delle miserie umane; ciò lo isolerà
ulteriormente, impedendogli di aprire quella porta che lo conduca
alla consapevolezza di essere parte di una realtà che inconsciamente
rifiuta.
Dietro
la porta é
un autentico gioiello, soffuso, tenue e forte al tempo stesso, frutto
di un ricordo che è un grido disperato.
Da
leggere, senz’altro.
Giorgio Bassani nacque
a Bologna il 4 marzo 1916 e morì a Roma il 13 aprile 2000. Di
famiglia ebraica, patì le persecuzioni razziali e durante gli anni
di guerra partecipò attivamente alla resistenza. E’ solo dopo il
1945 che si dedica all’attività letteraria in via continuativa,
sia come scrittore che operatore letterario (suo è il merito di aver
caldeggiato all’editore Feltrinelli la pubblicazione de
Il gattopardo).
Poeta
raffinato, Bassani ottenne il successo di pubblico con Il
giardino dei Finzi Contini,
di cui fu curata anche una trasposizione cinematografica da parte di
De Sica.
Renzo
Montagnoli
Uno scrittore complesso, di grande profondità. Una recensione, la tua, che spinge alla lettura di questo libro, e che aiuta a conoscere ancora meglio l'autore.
RispondiEliminaBellissimo Il giardino dei Finzi Contini, a distanza di decenni ne ricordo ancora il primo capitolo, la descrizione accuratissima e coinvolgente del Cimitero. Un grande scrittore, come è successo per altri, forse non abbastanza apprezzato.
Grazie.
Piera