domenica 5 ottobre 2014

Solo le labbra, di Renzo Montagnoli

                                                                Foto da web


Solo le labbra
di Renzo Montagnoli


Di una spiaggia deserta serbo il ricordo,
di dune grigiastre battute dal vento,
di un mare irrequieto che strappava la sabbia.

In un giorno d’autunno, d’un cielo corrucciato,
un incontro c’è stato e il ricordo sbiadito
ogni tanto riemerge dalle onde del tempo.

Due sconosciuti, soli nel mondo,
a calpestar la rena bagnata, senza una meta
e senza uno scopo in un arenile in disarmo.

Bastò una parola, quasi dispersa dal vento,
e in un attimo il cielo s’aprì nell’azzurro,
il mare riprese il suo sonno sornione.

Fu solo un istante, un bacio improvviso,
una fuga dal niente in un sogno dorato,
una vita vissuta in un solo momento.

Mai più la rividi, mai più la cercai,
nemmeno volli sapere chi era colei
dalle umide labbra intrise di sale.


Ed ecco una voce celebre, quella di Edith Piaf, in una canzone assai famosa, L’Hymne à l’amour:



3 commenti:

  1. Un ricordo quasi avvolto nella nebbia per una poesia d'amore malinconica e struggente, una delle più belle che mi sia accaduto di leggere.

    Agnese Addari

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  2. Ci sono degli istanti nella vita così fugaci che sembra non debbano lasciare traccia, poi scopriamo che hanno trovato un loro spazio in noi e nella nostra memoria, e là rimangono a lungo, se non per sempre, diventando esperienze preziose.

    "Fu solo un istante, un bacio improvviso,
    una fuga dal niente in un sogno dorato,
    una vita vissuta in un solo momento."

    Versi che coinvolgono.
    Grazie.
    Piera

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  3. Che gran bella poesia! Ha un'armonia intensa e poi é accompagnata da un tolo dolcemente malinconico.

    Blucobalto

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